Frena il mercato auto in Brasile, ma Fiat si conferma sul podio
03/02/2015
Frena il mercato auto in Brasile, ma Fiat si conferma sul podio. Secondo i dati diffusi ieri dall'associazione dei concessionari Fenabrave, le vendite di automobili nel Paese sono diminuite a gennaio del 19% a 243.904 unità rispetto allo stesso mese di un anno fa. Le immatricolazioni di auto, camion e autobus, tipicamente basse all'inizio dell'anno, hanno registrato una flessione del 31% su base mensile a 253.800 veicoli, segnando il gennaio più debole dal 2011.
Il calo è stato esacerbato dalla corsa agli acquisti di dicembre, ultimo mese di incentivi fiscali dell'anno e si somma ai timori per la capacità in eccesso e per nuovi licenziamenti nelle fabbriche di automobili del Paese. Inoltre, i tassi di interesse in salita e la debole fiducia dei consumatori brasiliani preannunciano una domanda fiacca per il resto dell'anno e Fenabrave si aspetta una contrazione delle vendite per il terzo anno consecutivo.
In questo scenario, Fiat è rimasto il primo gruppo per vendite di auto e camion leggeri con una quota di mercato del 20,4% (-0,7% rispetto a un anno fa), immatricolando lo scorso mese 49.700 auto (-33,2% anno su anno). Nel solo segmento delle autovetture le immatricolazioni sono calate da 47.256 a 36.043 unità per una quota in contrazione dal 20,73% al 19,47%, mentre nei veicoli commerciali sono scese da 15.795 a 13.632 ma la penetrazione è migliorata dal 21,98% al 23,17%.
Alle sue spalle General Motors ha venduto circa 46.900 veicoli, mentre le vendite di Volkswagen sono scese a 39.500 auto e veicoli leggeri e Ford ha registrato vendite per soli 24.900 veicoli. In Italia, invece, il gruppo Fca ha fatto meglio del mercato con una crescita delle immatricolazioni dell'11,4% contro il +10,91% complessivo, ottenendo una quota di mercato del 28,3% dal 28,2% dell'anno prima.
Questo risultato è stato raggiunto grazie all'ottima accoglienza riservata alle ultime novità (Renegade e 500X appena lanciata), ma soprattutto grazie agli ormai consolidati successi di Panda, Ypsilon e famiglia 500. Gli analisti di Icbpi (rating buy e prezzo obiettivo in revisione su Fca ) hanno ricordato che nel Belpaese le immatricolazioni sarebbero cresciute ulteriormente se non ci fosse stato un problema tecnico alle motorizzazioni. In ogni caso, gli ordini sono in solido progresso, dando sostanza a questo trend.
"In Brasile Fca ha sottoperformato nell'auto (-24%) e sovraperformato nei veicoli commerciali leggeri (-14%), comunque in calo a doppia cifra. Pur aspettandoci un recupero nel secondo semestre, ci aspettiamo che il mercato brasiliano chiuda l'intero anno in lieve calo. Stimiamo invece un graduale recupero di Fca in Europa con il lancio dei nuovi Jeep Renegade dal quarto trimestre dello scorso anno e di Fiat 500X da fine gennaio", hanno commentato gli analisti di Equita (rating buy e target price a 11,4 euro confermati sul titolo).
"Il dato sulle immatricolazioni nel mercato italiano è stato incoraggiante, mentre quello nel mercato brasiliano deludente. Nel complesso riteniamo che in Italia e in Europa le vendite di nuove auto cresceranno del 3% rispetto allo scorso anno con Fca che batterà il mercato. Per il Brasile, invece, stiamo un andamento piatto delle immatricolazioni, anche se a gennaio il risultato non si è rivelato in linea con le nostre aspettative", hanno aggiunto gli esperti di Banca Akros (rating buy e target price a 13,80 euro).
Anche per Banca Imi (rating buy e target price in revisione) la performance di Fca nel mercato domestico è stata positiva, anche se guardando lo spaccato delle immatricolazioni nel Paese il mix non è stato soddisfacente, visto che l'aumento da parte delle famiglie è stato solo del 2%, la domanda delle imprese dell'8% e quella derivante dal noleggio del 54%, spinta dall'Expo.
Dopo il dato sulle immatrocolazioni e i giudizi positivi degli analisti a Piazza Affari il titolo Fca sale del 3,32% a quota 12,13 euro, sostenuto da alcuni incrementi di target price che si vanno ad aggiungere a quelli incassati dal titolo la scorsa settimana (tra cui Morgan Stanley a 17 euro, Exane Bnp Paribas a 13,7 euro e Oddo Securities a 13,5 euro). Oggi Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo di Fca da 12,8 a 14,6 euro, confermando il titolo nella propria Conviction Buy List.
"Consideriamo Fca l'equity investment story più interessante nel lungo termine su cui abbiamo copertura. L'ad, Sergio Marchionne, è all'ultimo inning del creare un asset strategico dai resti di una Fiat in difficoltà e di una Chrysler in bancarotta, in un settore che va verso il consolidamento. Lo spin-off della Ferrari dovrebbe rivelare valore nascosto e spostare l'attenzione verso la somma dei marchi di Fca e le posizioni di mercato a livello geografico", hanno spiegato gli analisti della banca d'affari americana.
Per Goldman Sachs il gruppo applicherà una strategia a tre rami che dovrebbe portare a una significativa crescita degli utili nel periodo 2014-2018, le cui stime sono state alzate in media del 7%. Nel dettaglio, i tre rami della strategia sono: quello finanziario (con la riduzione degli oneri), quello operativo e quello strutturale. Su quest'ultimo fronte, per gli analisti Fca è diventata un asset strategico all'interno di un comparto auto in consolidamento, "un asset che altri operatori potrebbero non volere che sia in mano ad altri concorrenti", ha concluso Goldman Sachs.
Fonte:
Milano Finanza