Fortune: ecco la top list 500, il made in Italy soffre ancora

09/01/2009

Le Assicurazioni Generali sono la prima compagnia italiana che compare nella Fortune Global 500 list, la classifica delle migliori cinquecento aziende al mondo redatta dal mensile economico-finanziario americano.

La società del Leone di Trieste, terza fra le società assicurative mondiali dietro l’olandese Ing Group e la francese Axa, si classifica al ventunesimo posto con 101,4 miliardi di ricavi. Eni invece è ventisettesima con 92,6 miliardi di ricavi. La compagnia del cane a sei zampe, fra le aziende petrolifere, è ottava al mondo dietro i colossi Exxon, Royal Dutch Shell e British Petroleum. Staccata di 52 posizioni c’è la Fiat, soltanto settantanovesima con 57,8 miliardi di ricavi. Il gruppo torinese è il decimo gruppo automobilistico mondiale, dietro ai colossi General Motors, Chrysler, Toyota e Ford. Enel è al numero 132 con 42,3 miliardi di ricavi. La compagnia elettrica è quarta al livello mondiale dietro State Grid, Edf e Tokyo Electrical Power.

Telecom Italia è al posto numero 141, con ricavi pari a 39,7 miliardi di euro. La compagnia di telecomunicazioni di Marco Tronchetti Provera a livello mondiale occupa l’ottavo posto. Staccata di altre 140 posizioni c’è la prima banca italiana, Unicredit, a quota 286 con 22,2 miliardi di ricavi. Il gruppo bancario guidato da Alessandro Profumo è al numero 36 a livello mondiale. Poste Italiane è al posto numero 317 posto con 20,4 miliardi di ricavi e al sesto posto nella classifica mondiale dopo le poste statunitensi, tedesche e inglesi.

Fra gli altri gruppi bancari, Banca Intesa con 18,6 miliardi e Sanpaolo-Imi con 16,8 miliardi di ricavi nella speciale classifica di Fortune occupano rispettivamente il posto numero 347 e 392. Nella classifica mondiale di settore, sono invece al numero 40 e 45. Finmeccanica infine, con 15,1 miliardi di ricavi è a quota 444, mentre nella graduatoria delle aziende aerospaziali è decima. Fra le prime dieci aziende italiane, è ancora lo Stato a farla da padrone, visto che tramite il Tesoro è azionista di riferimento di Finmeccanica, Poste, Eni ed Enel.

Fonte:
Il Denaro.it