Flessibili dall’Africa alla Cina

17/02/2012

Remo Grandori risponde alla telefonata da Pechino. «La ricetta della leadership italiana nel mondo? La tecnologia, ovviamente, ma anche l'abilità nel cooperare con persone di diversa cultura e, soprattutto, quella capacità tutta italiana di sacrificarsi lavorando in condizioni molto difficili ». La sua azienda, la Seli, attiva nella progettazione e realizzazione di maxi-talpe e nell'esecuzione di scavi meccanizzati è leader assoluta nel settore degli scavi di tunnel in India. «L'altro elemento portante – aggiunge Grandori – per essere competitivi è senza dubbio la flessibilità commerciale: bisogna adattare la forma di cooperazione con il partner straniero, adattare la prestazione a ciò che la parte locale non sa fare. Se in Africa si fornisce un lavoro completo, in altri Paesi come la Cina, per esempio, dove sono presenti società attrezzatissime, si porta solo la tecnologia e la capacità tecnica». E in Cina, oggi, cosa state facendo?
«Abbiamo concluso la vendita di una macchina scavatrice da 28 milioni di dollari, assemblata qui con pezzi italiani e altri, meno tecnologici, prodotti in Cina. In più abbiamo fatto una joint venture paritetica con la Hst, azienda locale, per la realizzazione di altre 30 macchine per infrastrutture e per miniere destinate al mercato locale».
Fonte: Il Sole 24 Ore 06/02/2012