Finanziaria, via libera dalla Ue
09/01/2009
L’atteso via libera della Commissione Ue alla legge Finanziaria dell’Italia è arrivato oggi, secondo le previsioni della vigilia, pur con qualche perplessità sul raggiungimento degli obiettivi di bilancio del 2006.
Nel parere sui conti pubblici italiani, approvato oggi dall’esecutivo europeo, Bruxelles spiega che la procedura per deficit eccessivo nei confronti del nostro Paese per il momento non andrà avanti, ma avverte che, nel caso in cui le misure «non vengano implementate in pieno, o si rivelino inefficaci, si renderebbero necessarie ulteriori sforzi correttivi».
L’Italia, spiega la Commissione, «sembra avere preso misure coerenti con le raccomandazioni» varate dall’ Ecofin a luglio del 2005, nelle quali si chiede al nostro paese di riportare il rapporto deficit-pil sotto il 3% entro la fine del 2007, effettuando una correzione strutturale del disavanzo pari ad almeno l’1,6% nel biennio 2006-2007, di cui almeno lo 0,8% nel 2006. «Per il momento non sono necessari ulteriori passi nella procedura di deficit eccessivo riguardante l’Italia», comunica la Commissione, sottolineando tuttavia che «in ogni caso, alla luce dell’incertezza che circonda i risultati fiscali e della fragile situazione dei conti pubblici, la Commissione continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi di bilancio in Italia».
Per quanto riguarda il percorso di risanamento dei conti pubblici e, in particolare, il conseguimento degli obiettivi di quest’anno, la Commissione ritiene vi siano ancora «incertezze significative» derivanti dalla «combinazione di ambiziosi tagli e meccanismi di controllo della spesa non ancora messi alla prova». Queste incertezze, spiegano i tecnici di Bruxelles, riguardano nello specifico «il conseguimento di tutti i risparmi programmati in rapporto alla spesa locale, alla sanità e, in misura minore, alla spesa centrale del governo, così come altre misure minori». Problemi in queste aree potrebbero portare, secondo la Ue, a un rapporto deficit-pil più vicino al 4% che al target ufficiale del 3,5%, rimarcano quindi dallo staff del commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia. Da Bruxelles rimarcano, inoltre, che «l’Italia non ha fornito informazioni sulle misure generali previste per conseguire l’obiettivo del 2007», cosa che «rende impossibile valutare la qualità e la composizione dell’aggiustamento».
Negli anni successivi al 2007 conclude l’ananlisi la Commissione, «sembrano necessari ulteriori rafforzamenti degli obiettivi di bilancio», per realizzare un percorso più rapido di riduzione del debito pubblico, in modo che questo si avvicini il più possibile ai valori di riferimento.
Fonte:
Il Sole 24 Ore
M. Do.