Fazio alle banche: abbassare i costi per i clienti
09/01/2009
Il governatore di Bankitalia: importante contributo contro l’inflazione.
«Grandi progressi del sistema di credito dagli anni Novanta, ma è necessaria più efficienza e più tutela verso i risparmiatori»
LECCE – Le banche possono contribuire a frenare il caro-prezzi, abbassando i costi dei conti correnti. Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, invitando gli istituti di credito a frenare gli aumenti per contenere l’inflazione. Fazio ha anche detto che va migliorata l’efficienza del sistema e aumentato il grado di tutela dei risparmiatori. «Nell’attuale delicata congiuntura – ha detto Fazio parlando all’inaugurazione dell’edificio della filiale leccese di Bankitalia, fresca di reaturo – un contributo a frenare l’inflazione può discendere dal contenimento del costo dei servizi offerti alla clientela».
EFFICIENZA E TUTELA DEL RISPARMIO – Il numero uno di Bankitalia ha riconosciuto i progressi, in termini di efficienza, del sistema bancario a partire dagli anni Novanta e ha ricordato che «è stato in grado di assorbire, nell’ultimo triennio, le difficoltà derivanti dal rallentamento della crescita economica, dalle crisi e dai dissesti di importanti gruppi industriali». Eppure il traguardo non è stato ancora raggiunto: «Avanzamenti – avverte Fazio – sono ancora necessari sul piano dell’efficienza, del rapporto con l’utenza, della tutela dei risparmiatori». Fazio riconosce alle banche un ruolo importante per promuovere la ripresa del Paese.
Esse «possono ora, meglio che in passato, dare un apporto significativo alle nuove iniziative, valorizzando il proprio patrimonio di conoscenza per favorire l’ammodernamento e l’accrescimento, anche attraverso fusioni e aggregazioni, delle imprese di media e piccola dimensione presenti nel nostro sistema produttivo».
MEZZOGIORNO – Parlando degli istituti di credito del Mezzogiorno, Fazio ha sottolineato che negli ultimi dieci anni il sistema bancario meridionale si è profondamente ristrutturato: fra il 1996 e il 2001 si sono realizzate 138 fusioni, incorporazioni e acquisizioni di controllo. Nel Mezzogiorno sono anche entrati intermediari di altre aree del Paese, dotati di ampie risorse patrimoniali e di capacità gestionali, indispensabili al rilancio delle strutture creditizie.
Più in generale – ha detto il governatore – si è aperta nel Mezzogiorno dagli anni novanta «una fase di miglioramento della qualità dell’attivo e della redditività del capitale; si è ampliata la gamma dei prodotti offerti alla clientela; è aumentata la quota del risparmio locale destinata a finanziare l’attività produttiva nello stesso Mezzogiorno».
Infine Fazio ha parlato dell’opportunità di promuovere i progetti imprenditoriali con forme più decise di collaborazione tra banche, imprese e istituzioni, che – ha concluso Fazio – «possono migliorare l’assistenza creditizia, concorrere a promuovere la ripresa economica, dare la migliore spinta propulsiva per la crescita e l’occupazione».
NO A NUOVI ISTITUTI A SUD – Parlando del sistema bancario nel Mezzogiorno, Fazio ha anche sottolineato che «non si avverte l’esigenza di nuovi intermediari o di nuove categorie di enti creditizi. Lo sviluppo attuale e prospettico dell’economia – ha sottolineato Fazio – presiede all’impianto di strutture creditizie, non viceversa».
Corriere della Sera
27/9/2004