Export: Sace, Italia cresce coi comparti forti della Toscana
04/07/2017
ANSA – 4 luglio 2017
Export: Sace, Italia cresce coi comparti forti della Toscana
Rapporto Export. Quintieri, forti incrementi imprese distrettuali
FIRENZE – A trainare l'export italiano nei prossimi anni saranno le performance molto positive di comparti tradizionalmente forti dell'export della Toscana, come la farmaceutica, i mezzi di trasporto, e comparti del Made in Italy tradizionale tra cui spicca l'agroalimentare. E' quanto emerge dal Rapporto export presentato da Sace a Firenze, in un evento che ha visto la partecipazione di rappresentanti di imprese toscane con una presenza significativa sui mercati esteri come Gruppo Angeli, Marchesi Frescobaldi e Azimut-Benetti.
Nel 2016 l'export toscano ha raggiunto i 33 miliardi di euro (+0,6%), l'8% del totale nazionale, e il primo trimestre del 2017 vede un incremento del 10,1% dei flussi verso l'estero. "Soprattutto le imprese distrettuali – nota Beniamino Quintieri, presidente di Sace – registrano forti incrementi. In alcuni distretti, come quelli della nautica, del tessile, dell'abbigliamento, osserviamo incrementi di esportazioni che vanno dal 15% fino al 30%: quindi c'è una ripresa incoraggiante, che cerchiamo di assecondare sostenendo le imprese".
Secondo Quintieri infatti "le imprese che si doteranno di una chiara strategia sulle destinazioni da privilegiare, e di adeguati strumenti per valutare rischi e opportunità, potranno cogliere al meglio il potenziale che si profila all'orizzonte. Lo sanno bene le imprese della Toscana, tra le prime cinque regioni esportatrici italiane nel 2016. Sace e Simest, insieme, sono pronte a supportare queste aziende: solo nell'ultimo anno abbiamo mobilitato 1,8 miliardi di euro di risorse in favore di circa mille imprese toscane. Un impegno che ci auspichiamo possa crescere negli anni a venire".
Fra i paesi che presentano opportunità molto interessanti, ma un rischio classificato da Sace come medio-alto, ci sono paesi in situazioni travagliate dal punto di vista politico come il Brasile, dove Gruppo Angeli sta realizzando un ambizioso progetto di penetrazione commerciale; la Russia, dove Marchesi Frescobaldi è riuscita ad accrescere la sua presenza nell'ultimo periodo; e la Turchia, in modo particolare per il comparto metallurgico.
Ma fra le opportunità da cogliere, ci sono anche quelle riservate dai mercati africani. "Vorremmo essere più presenti in Africa – ha ammesso Vincenzo Poerio, amministratore delegato di Azimut-Benetti – in paesi come Nigeria e Angola c'è clientela, i pochi ricchi in situazioni eccezionali. Il 66% dei nostri clienti oggi è localizzato fra Europa e Usa".
Proprio al mercato americano guarda con un certo ottimismo Quintieri, almeno per il 2017-18: "Non dovremmo troppo preoccuparci di quello che farà Trump – sostiene – perché io penso che poi, alla fine, dal punto di vista del protezionismo non riuscirà e non vorrà forse neanche attuare le misure che aveva annunciato. Invece paesi verso i quali abbiamo una maggiore potenzialità come la Russia, la Turchia, lo stesso Iran, sono paesi che bisogna monitorare sperando che le criticità attuali vengano superate".
Il sostegno di Sace alle imprese si sposa con quello di Simest: le due società insieme costituiscono il polo dell'export e dell'internazionalizzazione del gruppo Cdp. "Per quanto riguarda le Pmi dall'inizio della nostra operatività abbiamo finanziato circa 400 aziende toscane, che hanno investito all'estero per 800 milioni di euro", ha detto l'amministratore delegato Andrea Novelli, ricordando i nuovi finanziamenti agevolati messi a disposizione da Simest alle aziende più piccole per avviare il percorso di internazionalizzazione: "Possono arrivare fino a 2,5 milioni per singolo intervento – spiega – e la durata è di lungo termine, fino a sette anni".
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Fonte: http://www.ansa.it/toscana/notizie/speciali/2017/07/04/export-sace-italia-cresce-coi-comparti-forti-della-toscana_d8532db0-7bf0-4514-83d1-f83eef286b3b.html