Export in Brasile, vantaggi e difficoltà Unione industriale con Unicredit
02/12/2013
Il Brasile, con una popolazione di 200 milioni di abitanti, è il quinto paese più popoloso al mondo, con un Prodotto interno lordo che, anche per il 2013, si conferma in crescita tra il 3 e il 4%. Sono oltre 760 le aziende italiane già operanti nel Paese, fortemente attrattivo per le imprese che vogliono diversificare il proprio business sui mercati esteri. Per questo motivo UniCredit e l'Unione industriale di Asti hanno organizzato il "Forum Brasile – Le opportunità di business per le Pmi. Il supporto di UniCredit", svoltosi lunedì nella sede dell'associazione. L'obiettivo era illustrare agli imprenditori interessati a sviluppare la propria attività in Brasile le opportunità di business che offre il Paese.
Dopo i saluti e l'introduzione di Marco Dentato, responsabile area Piemonte Sud Est di UniCredit, e Paola Malabaila, presidente dell'Unione industriale di Asti, gli esperti del gruppo bancario hanno descritto lo scenario macroeconomico del Brasile, il suo sistema bancario, quello legale e tributario. In chiusura Bruno Rostagno, amministratore delegato di "Valbormida Spa", azienda metalmeccanica associata all'Unione Industriale, ha offerto la propria testimonianza in qualità di titolare della "Valbormida Brasil Metalurgica", che ha sede a Sumarè, in Brasile.
Nel corso del pomeriggio è emerso che l'export piemontese verso il Brasile è aumentato del 9,6% nel 2012 rispetto al 2011, registrando successivamente un'impennata a + 23,4% nel primo semestre 2013 sul primo semestre 2012, in controtendenza all'export nazionale. L'incremento dell'export riguarda soprattutto apparecchi elettrici (+33,3%), macchinari e apparecchi (+ 30,5%), materie plastiche (+ 27,9%), mezzi di trasporto (+26,5%), prodotti in metallo (+ 21%).
«Insieme alla mia squadra –- ha dichiarato Paola Malabaila, presidente dell'Unione industriale di Asti -– ho deciso, in un momento di crisi generale in cui l'export pare essere una possibile soluzione alla crisi, di promuovere iniziative volte ad ampliare le attività di informazione sui mercati internazionali, in modo da indirizzare al meglio le aziende nella scelta di nuovi mercati di sbocco. L'incontro di oggi rientra in un più ampio progetto relativo all'internazionalizzazione, che stiamo mettendo in atto come associazione. L'obiettivo, in questo caso, è presentare alle nostre imprese le opportunità che un grande mercato come quello del Brasile può offrire. Il Paese sudamericano, con i suoi tassi di crescita annui del 5%, risulta un mercato attrattivo, ancor più in previsione di due eventi quali i Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Ci sono però alcuni aspetti da non sottovalutare, che rendono questo mercato ancora un po' difficile da approcciare per alcuni settori: mi riferisco, per esempio, alle barriere doganali, in particolare all'applicazione di tariffe d'importazione su alcune categorie di beni di consumo».
Fonte:
lanuovaprovincia.it