Expo 2015: raggiunti i 20 milioni di biglietti
15/10/2015
“La notizia del giorno per quanto riguarda Expo 2015 è che abbiamo raggiunto i 20 milioni di biglietti emessi, biglietti certi con sigillo fiscale”, annuncia il commissario Sala a RTL 102.5. E la notizia è di quelle importanti, visto che la soglia dei 20 milioni è stata fin dall’inizio considerata il traguardo da raggiungere. Per la verità, si è sempre parlato di 20 milioni di visitatori e di 24 milioni di biglietti, per cui per sapere se davvero si potrà parlare di “missione compiuta” c’è ancora un po’ da attendere.
La cosa più probabile, comunque, è che almeno il traguardo dei visitatori sarà raggiunto: a oggi – stando sempre ai numeri dati dal commissario Sala – sono transitati dai tornelli dell’Expo 19 milioni di persone. E considerando che l’afflusso quotidiano non sembra diminuire (un nuovo record da 270mila ingressi è stato toccato sabato scorso) è facile prevedere che si arriverà a quota 20 milioni di visitatori. Qualche incognita sull’effettivo significato di questi numeri, però, rimane. In tanti fanno notare comel’escamotage dell’Expo by night, l’ingresso serale dalle 19 a soli cinque euro, abbia aiutato moltissimo a far salire i numeri; così come non è un mistero che in tanti abbiano trovato il modo di reperire biglietti gratuiti (“Ma una volta dentro i padiglioni, tutti spendono”, è la replica più ovvia). Al netto di qualche piccolo “trucchetto” che ha aiutato l’Expo ad apparire come un successo, è innegabile che le cose siano andate molto bene, soprattutto alla luce delle tante incognite della vigilia.
E adesso, però, c’è da fare i conti con il rovescio della medaglia di questo successo. Nonostante l'incredibile pazienza dimostrata dai visitatori, le lamentele stanno iniziando ad arrivare: la calca umana che si è vista davanti agli ingressi di Triulza ha fatto davvero impressione, tanto che il Codacons ha protestato chiedendo che il flusso venisse regolato (nel caso, è comunque meglio affidarsi agli altri ingressi, meno congestionati).
Lo stesso dicasi per le code davanti ai padiglioni. Se ancora a luglio per entrare nel padiglione del Giappone erano sufficienti 40 minuti di attesa, questi numeri sono lievitati col passare del tempo, arrivando prima a 3, poi 5 e ora a 7 ore. Ha senso aspettare 7 ore per una visita che poi si completa nell’arco di un’ora? Evidentemente, no. Ed è per questo che, sempre il Codacons, ha chiesto che nei giorni di afflusso eccessivo si possa entrare gratuitamente e poi pagare per i padiglioni che si visitano, in modo che chi ha passato una giornata intera ad aspettare per entrare nel padiglione giapponese (o in quello dell’Italia, degli Emirati Arabi, del Brasile) paghi per quanto “ha effettivamente consumato”.
Una proposta di difficile realizzazione e anche tardiva, visto che ormai le attenzioni degli organizzatori si stanno spostando sul dopo Expo. Cosa ci sarà nell’area di Rho Pero una volta smontati i padiglioni? Le incognite sono ancora tantissime, ma si sa che l’obiettivo è quello di poter costruire un vero e proprio campus della Statale affiancato da quella che Assolombarda ama definire “la Silicon Valley italiana”; un agglomerato di imprese tecnologiche e start up. Il progetto, per come viene raccontato, sembra davvero molto valido. Resta da vedere se sarà fattibile portarlo a termine.
Fonte: Yahoo Notizie