Eurostat: deficit/Pil sopra il 3% nel 2003-4
09/01/2009
L’istituto statistico europeo rivede i conti pubblici italiani e avverte: possibile ulteriore revisione al rialzo
BRUXELLES (BELGIO) – Lo sforamento ha radici lontane. Eurostat ha rivisto al rialzo, portandolo al 3,1%, il rapporto deficit-pil italiano sia per il 2003 che il 2004. A metà marzo l’Italia aveva notificato invece un deficit pari al 2,9% del pil nel 2003 e al 3,0% nel 2004, che l’Ufficio statistico europeo non aveva convalidato. La notizia è stata diffusa oggi dallo stesso Ufficio statistico europero, che ha reso noti i risultati della consultazione avviata presso il Cmfb (Committee on Monetary, Financial and Balance of Payment Statistics) per accertare la contabilizzazione di tre voci di bilancio relative a Scip, Ispa e Concessionari di Imposta. Eurostat ha precisato altresì che la revisione è «provvisoria» e di attendere ulteriori informazioni dall’Italia, relative ad altre voci dei conti pubblici, che «potrebbero portare a un ulteriore revisione al rialzo del deficit del governo per il periodo 2001-2004».
L’Eurostat deve ancora prendere una decisione sulla registrazione delle transazioni tra Italia e bilancio europeo, «l’incoerenza tra i dati di cassa e di competenza, le discrepanze statistiche nei conti pubblici». L’analisi in corso «potrebbe condurre a una ulteriore revisione al rialzo – è scritto nella nota dell’ufficio di statistica europeo – del deficit pubblico per il periodo tra il 2001 e 2004». Attualmente eurostat è in attesa di informazioni dalle autorità italiane. Eurostat ricorda che la decisione di non convalidare i dati italiani in primavera era «principalmente dovuta» a questi tre aspetti dei conti pubblici nazionali.
Corriere della Sera
23 maggio 2005