Energia: Contro il “caro petrolio” Brasile punta su bioetanolo
09/01/2009
(AGI) – Roma, 3 apr – Il rialzo del prezzo del petrolio ha fatto si’ che il Brasile sia diventato leader mondiale nei biocombustbili.
Entro il 2010, il Brasile sara’ tra i maggiori esportatori di bioetanolo, ricavato dalla canna da zucchero, con esportazioni per 5 miliardi di litri. La Camera di commercio italiana a San Paolo del Brasile, in suo abstract sull’argomento, fa notare come lo scorso anno la domanda interna abbia oltrepassato i 13 miliardi di euro.
Ma questo tipo di combustibile e’ destinato a prendere piede anche in Europa. Entro il 2010, infatti, la quota di etanolo potra’ rappresentare piu’ di 1,5 miliardi di litri sul totale dell’energia consumata nel settore dei trasporti.
Per soddisfare la domanda, il Brasile prevede entro la fine del decennio di raddoppiare la produzione di canna da zucchero.
L’alcool prodotto con la canna da zucchero e’ piu’ a buon mercato di quello prodotto con la barbabietola o con il mais, come succede rispettivamente in Europa e negli Stati uniti.
L’attuale capacita’ dei terminal brasiliani per l’immagazzinamento e’ di 3,6 miliardi di litri. Pochi mesi fa e’ entrato in operazione dall’inizio del secondo semestre di quest’anno, a Santos, il primo terminal esclusivamente destinata all’esportazione di metanolo. Per la camera di commercio italiana a San Paolo, iniziative come i motori “flex”, sviluppati dalla tecnologia di punta brasiliana, possono essere considerati strumenti essenziali per aiutare il Brasile a raggiungere gli obiettivi del protocollo di Kyoto.
Fonte:
AGI
Agenzia Giornalistica Italiana