Economia, aumentano le famiglie super ricche

09/01/2009

In Italia, oltre 700mila famiglie di Paperoni

Nell’ultimo anno sono aumentate del 2,6%. Il 98% possiede un patrimonio (esclusi gli immobili) compreso tra i 500mila e i 5 milioni di euro

Continua la crescita nel 2006 delle famiglie di ‘super ricchi’ in Italia, quelle cioe’ con un patrimonio finanziario (esclusi gli immobili) superiore ai 500mila euro. Secondo due studi realizzati dall’Associazione italiana private banking, l’Università Cattolica, l’Asam e la Pricewaterhouse, infatti, il numero delle famiglie con un patrimonio superiore a tale cifra è pari a 712mila contro le 692mila del 2005 (+2,9%) e le 646mila del 2004, mentre il mercato complessivo è salito a quota 820 miliardi (+4,3%).

In particolare, rimane stabile la composizione all’interno di tale numero, mentre la parte del leone continua a farla la Lombardia. Il 98% possiede un patrimonio fra i 500mila e i 5 milioni di euro, il 2% con una ricchezza fra i 5 e 50 milioni e lo 0,01% sopra i 50 milioni. In Lombardia rimane concentrato il maggior numero di patrimoni con un 26,1% della ricchezza. Seguono a lunga distanza le altre regioni: il Lazio (9,9%), l’Emilia (8,8%) che perde qualcosa a seguito della diminuzione del pil insieme a Veneto (8,6%), Toscana (6,7%).

Secondo lo studio, comunque, sta cambiando il profilo dell’investitore privato italiano impegnato non più solo a conservare, ma a incrementare il valore della propria ricchezza. Il portafoglio privato rimane comunque investito con criteri di prudenza: il 41% e’ composto infatti da titoli obbligazionari, il 19% da quote di fondi comuni, l’8% da azioni quotate, il 15% da gestioni patrimoniali, il 5% da prodotti assicurativi e il 12% da depositi.

“Questo studio- spiega il segretario generale dell’Aipb Bruno Zanaboni – rappresenta un notevole contributo per capire il reale valore del mercato privato italiano, in quanto in esso confluiscono dati inediti, predisposti direttamente dagli operatori del settore con il contributo degli istituti nazionali di statistica e della Banca d’Italia”.

Fonte:
Rai news