Ecco il nuovo porto di Ventimiglia da 80 milioni

22/12/2009

Cala del Forte di Ventimiglia sarà il porto turistico più ecologico d'Europa. Parola dell’imprenditrice e madrina d'eccezione, Beatrice Cozzi Parodi. Ma anche del suo storico progettista, l'architetto Marco Filippo Alborno. Il quale, buttato definitivamente alle ortiche, nel 2007, dopo oltre dieci anni di lavoro, il vecchio e ormai snaturato progetto, ha elaborato un nuovo approdo: innovativo ed "essenziale". A forma di conchiglia, senza la tradizionale ed invasiva diga foranea. E, almeno secondo gli addetti ai lavori, un vero e proprio gioiello.

Ma soprattutto, nell'auspicio di tutti, un porto vivo: in grado di dare lavoro e valore aggiunto a Ventimiglia e alla città vecchia. E di creare un indotto legato alla presenza di yacht e natanti ma anche al via vai delle imbarcazioni, favorito dalla gestione in proprio di almeno la metà dei posti barca: «Cala del Forte – assicura Beatrice Cozzi Parodi – non sarà un parcheggio». E non è una promessa da poco.

E' insomma cominciata dal Forte dell'Annunziata, l'edificio storico che svetta proprio sopra la Baia degli Scoglietti, ieri mattina, la nuova vita del porto di Ventimiglia. Che con la presentazione alla stampa del video che mostra come si trasformerà la Marina San Giuseppe, abbandona definitivamente la fase progettuale. E cancella di botto vent'anni di attese e colpi di spugna. A sottolinearlo, senza nascondere un grosso sollievo, è stato in primo luogo il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino: «E' una vittoria, questa, che vale doppio. C'è stato un momento in cui abbiamo temuto di non farcela. Il progetto è partito vent'anni fa e ha subito diverse battute d'arresto. L'ultima, con la bocciatura del progetto da parte dell'ufficio di impatto ambientale, è arrivata nel 2007. Ma abbiamo continuato a crederci. E se siamo qui lo dobbiamo alla Cala del Forte, all'amministrazione e a tutto, ripeto tutto il consiglio comunale. Ventimiglia era l'unica città di 30 mila abitanti a non avere un porto e probabilmente sarà l'ultima ad avere un porto nuovo in Liguria. Consapevoli dell'importanza di questo fatto, non c'è stato un solo consigliere che abbia detto una parola contraria».

Gli dà man forte, Beatrice Parodi: «Abbiamo avuto gravi problemi. Ma abbiamo continuato a crederci. Questo porto era diventato un punto d'orgoglio e d'affetto. Forse, se oggi ci troviamo con un progetto così bello e compatibile dal punto di vista ambientale, lo dobbiamo proprio ai paletti messi dalla Regione». E, probabilmente, anche al "lavoro" delle associazioni ambientaliste, grazie alle quali, oltre allo storico scoglio della Margunaira si sono salvaguardate anche le grotte sottomarine del Corsaro Nero.

L'amministratrice di Cala del Forte ricorda anche la passata amministrazione Valfré, l'ex assessore Ascheri, il consigliere Ventrella: «Il progetto è stato modificato, ma è partito da lì». Sottolinea il valore aggiunto che l'approdo porterà alla città: «In una recente ricerca si parla di almeno un posto di lavoro ogni posto barca. Ma voglio ribadire anche il valore che porterà alla città e al centro storico». Una parola, infine, va al marito Gianni Cozzi: il primo che davvero ci ha creduto. «Quattordici anni fa entrò in ufficio e mi disse, con allegria: Beatrice, facciamo il porto di Ventimiglia?».

Da allora sono cambiate tante cose. Ma oggi il porto è, quasi, una realtà. A spiegare i dettagli tecnici è l'architetto Alborno: «Si è abbandonata la diga foranea longitudinale e si è privilegiato un progetto che riduce al minimo l'impatto sulla costa e sulle correnti. Per questo l'impatto ambientale è minimo. Dal punto di vista visivo ma anche biologico». «Quest'opera –- aggiunge l'ingegner Federico Sara –- non solo non ha un impatto negativo sul territorio ma lo migliora dal punto di vista geologico. Il temuto impatto sulla spiaggia delle Calandre non ci sarà. Anzi, grazie ai monitoraggi continui imposti dalla Regione, probabilmente riusciremo anche a capire quali elementi influiscono sul ripascimento».

Fonte:
Il Secolo XIX