Dpef: rapporto deficit/Pil al 4,3% nel 2005
09/01/2009
Il governo presenta alle parti sociali le linee guida del documento di programmazione economica e finanziaria
ROMA – Il rapporto deficit/Pil si attesterá al 4,3% nel 2005 per poi scendere al 3,8% nel 2006 e al 2,9% nel 2007. È la previsione contenuta nella bozza del Dpef, il documento di programmazione economica e finanziaria, di cui il governo ha presentato le linee guida.
L’indebitamento netto, si legge nel documento, «valutato con il massimo del realismo, viene a collocarsi al 4,3% del Pil» nel 2005. Relativamente alla crescita del Pil questa viene stimata a 0 nel 2005 ma al +1,5% nel 2006 e nel 2007.
LE STIME – Crescita zero nel 2005 e Pil in aumento dell’1,5% nel 2006 e 2007. «Per il 2005 si prevede che la crescita del prodotto sia zero. Per il 2006 e il 2007 si stima una crescita intorno all’1,5%, lievemente superiore alla crescita potenziale», si legge nel documento. Per quanto riguarda la pressione fiscale invece il Dpef la stima in calo di oltre un punto percentuale, al 40,2%, nel 2005. Nel documento si precisa, inoltre, che il calo previsto tra il 2007 e il 2009 è dello 0,2% l’anno.
Sul fronte delle entrate il governo stima di incamerare 15 miliardi di euro l’anno fino al 2008.
LA MANOVRA – Una manovra da 10 miliardi, pari allo 0,8% del Pil, è quello che serve per «l’aggiustamento strutturale cumulato di finanza pubblica»: è quanto si legge nella bozza del Dpef. Tale correzione riflette, si legge nella bozza, la debole performance della crescita italiana che nel 2005 resterà al palo. Nel quadriennio 2006-2009, le cose andranno meglio visto che la crescita del Pil raggiungerà l’1,5% l’anno.
L’aggiustamento della finanza pubblica avverrà «in modo strutturale e senza nuovi ricorsi a misure una tantum» si legge nella bozza del Dpef: «Se i problemi sono strutturali, occorre una correzione strutturale del bilancio». Inoltre, non vi saranno nuovi condoni: «La lotta all’evasione e il recupero di base imponibile escludono il ricorso a sanatorie fiscali».
SLITTA INCONTRO – Slittano al 13 e 14 luglio gli incontri del governo con gli Enti Locali e con le parti sociali per l’illustrazione del Dpef. “L’esigenza di illustrare in sede Europea le linee guida del Dpef – si legge in una nota della presidenza del Consiglio – in modo da acquisire preliminarmente le raccomandazioni del consiglio Ecofin, nonché consentire la partecipazione del Presidente del Consiglio agli incontri copn le parti sociali per l’illustrazione dello stesso Documento, suggerisce il rinvio delle riunioni già convocate per il 7 e l’8 luglio ai giorni 13 e 14 luglio”.
Corriere della Sera
06 luglio 2005