Dollaro giù dopo la Fed: il calo più forte sull’euro dal 1999
18/12/2008
Continua il forte rally dell'euro, che beneficia delle vendite sul dollaro, ancora più sostenute all'indomani della decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi sui fed funds al minimo storico, ovvero a un livello compreso tra lo 0 e lo 0,25%. La moneta unica arriva a balzare oltre la soglia degli 1,44 dollari, attestandosi a 1,4437, in rialzo rispetto agli 1,4053 dell'ultima rilevazione di ieri. Il calo del biglietto verde è di ben il 3%: si tratta della flessione più sostenuta rispetto all'introduzione dell'euro nel 1999. La performance del dollaro è negativa anche nei confronti dello yen, contro cui si attesta al minimo in 13 anni, ovvero dal luglio del 1995. Un dollaro vale 87,14 yen, contro gli 88,995 yen dell'ultima rilevazione.
In chiusura l'euro è stato indicato anche a 125,75 yen (124,45 nella vigilia e 124,35 all'odierna rilevazione della Bce), a 1,5563 franchi svizzeri (rispettivamente 1,5740 e 1,5640) e a 0,9282 sterline (0,9006 e 0,9185). Nel durante la divisa unica europea ha anche aggiornato a 0,9294 il nuovo massimo assoluto rispetto alla divisa di Sua Maestà. Il dollaro ha concluso anche a 1,0869 franchi (1,1399), a 1,5431 per una sterlina (1,5313) e a 87,85 yen (89,99). Nel durante il biglietto verde è scivolato fino al nuovo minimo degli ultimi 13 anni contro la divisa giapponese (87,09) e degli ultimi quattro mesi su quella elvetica (1,0748). L'attività è stata piuttosto volatile, in funzione ai fattori tecnici che, come al solito, stanno caratterizzando la parte finale dell'anno e a una leggera maggiore propensione al rischio da parte degli investitori. L'attenzione si è concentrata soprattutto sulla sterlina, messa alle strette a seguito dei brutti dati macro pubblicati Oltremanica (balzo dell'inflazione in novembre) e delle crescenti attese di nuovi corposi tagli ai tassi di interesse attesi da parte della BoE per l'inizio del prossimo anno.
Oro. Quotazioni in forte rialzo per l'oro, salito del 3% a 868,10 dollari l'oncia a causa della debolezza del biglietto verde. In precedenza l'oro ha toccato gli 871,30 dollari secondo la Bloomberg, segnando un massimo dallo scorso 13 ottobre.
Fonte:
Il Sole 24 Ore