Dal Brasile al Cile, la ferrovia da 3.600 km: collegherà Atlantico e Pacifico
29/11/2011
Costerà 3,7 miliardi di dollari e sarà lunga 3.600 km, attraversando quattro Stati dell'America latina: dal ricchissimo sudest brasiliano al cuore del Cile, passando per Argentina e Paraguay. Secondo il progetto, questa imponente infrastruttura, fondamentale per l'economia del continente sudamericano, sarà pronta nel 2015
L´ambizioso progetto verrà concluso nel 2015: il corridoio ferroviario sarà lungo 3.600km, costerà 3,7 miliardi di dollari e passerà per Brasile, Paraguay, Argentina e Cile.
Paranaguá, sul litorale brasiliano, e Antofagasta, su quello cileno, sono i punti di partenza e arrivo della ferrovia interoceanica, l´infrastruttura più costosa e ambiziosa che i governi di Brasile, Argentina, Cile e Paraguay hanno intenzione di completare nei prossimi anni.
Si tratta di un´opera che metterá in collegamento diretto il sudest del Brasile, la regione economicamente più avanzata del paese, al cuore del Cile, passando per l´Argentina e per il poverissimo Paraguay. L´infrastruttura è stata giudicata prioritaria dai governi dei quattro paesi per favorire l´integrazione in America Latina e per sviluppare il trasporto su rotaia, già in forte crescita. Le stime prevedono un investimento di 3,7 miliardi di dollari e già nel 2015 la linea, lunga 3.576km, dovrebbe essere completata.
Mentre il Cile però possiede già un´estesa rete ferroviaria e non avrà bisogno di ulteriori investimenti per portare a termine il progetto, il Paraguay sarà il paese che trarrà i maggiori benefici da quest´opera, ma sarà anche quello che si accollerà le maggiori spese dato che le sue ferrovie sono praticamente all´anno zero. L´Argentina invece espanderà la propria linea ferroviaria di appena 63km, mentre in Brasile è prevista un´estensione di 613km.
“Considerata la quantità di risorse necessarie – si legge nello studio tecnico – l´attuazione statale sarà imprescindibile per garantire agli agenti privati l´attrattività finanziaria per affari che possano essere sviluppati a partire dal corridoio”.
Secondo le previsioni infatti, il trasporto su ferro più che raddoppierà nei prossimi 30 anni: dagli attuali 145 miliardi di tonnellate per km si arriverà ai 375 miliardi per km nel 2045. Oggi su rotaia viaggiano principalmente prodotti agricoli (77%), ma secondo lo studio nel 2045 scenderanno al 58% per lasciare spazio a rame e beni manifatturieri.
Fonte:
First Online