Da Pontassieve alla conquista del Brasile

26/06/2012

FIRENZE
Ricavi triplicati in appena 24 mesi, grazie all'effervescente domanda delle griffe. È una crescita record quella messa a segno dalla Tripel Due srl di Pontassieve (Firenze), nel distretto fiorentino della pelletteria di lusso, passata dai 6,5 milioni di fatturato 2009 ai 20 milioni del 2011 (per l'80% all'export), e avviata a crescere «almeno il 15%» anche quest'anno.

Senza intoppi né sbandamenti: «Siamo riusciti a trasformare l'azienda per seguire la crescita dei nostri clienti», spiega David Rulli, 46 anni, titolare assieme alla moglie Eleonora Bellini e al socio Mauro Giusti dell'impresa fondata dal suocero nel 1981, che produce portafogli, cinture e borsette da sera per nomi del lusso come Chanel, Ferragamo, Tiffany. Nomi che stanno marciando a velocità sostenuta sui mercati mondiali, trainando i produttori a monte della filiera: «Negli ultimi anni – spiega Rulli – abbiamo investito qualche milione di euro per ampliare lo stabilimento, acquistare macchinari e assumere personale: eravamo 30-35 persone nel 2009, siamo 85-90 oggi, a cui si aggiunge un indotto di 300-350 persone che lavora per noi in laboratori esterni in Italia».

Ma trovare personale per l'espansione aziendale non è stato (e non è) facile, anche se Tripel ha cercato di puntare sui giovani, in modo da costruire rapporti duraturi nel tempo: «In molti casi abbiamo avuto difficoltà a trovare persone da assumere – spiega Rulli – perché sul mercato non ci sono professionalità adatte al nostro settore, a partire dai modellisti e dai lavoratori da banco in grado di montare un portafoglio o una borsetta.

Col risultato che i più bravi sono contesi dalle aziende più grandi e importanti, mentre le aziende piccole sono costrette a formarseli da soli, mettendo le nuove leve a fianco dei dipendenti più esperti che fanno da tutor». Sono proprio loro, i lavoratori "senior", la ricchezza nascosta del distretto fiorentino della pelletteria di lusso: «L'esperienza dei dipendenti più "anziani" è fondamentale in questo settore», ammette Rulli, che negli ultimi anni ha responsabilizzato i lavoratori più esperti per strutturare l'azienda e far fronte alle richieste delle griffe, che hanno iniettato qualità e specializzazione. Fattori che ora stanno attirando nuovi competitor, come il marchio brasiliano di gioielleria H.Stern, che ha chiesto a Tripel Due una prima produzione di borse e piccola pelletteria: «I brasiliani sono venuti qui perché sanno che c'è un distretto del made in Italy abituato a servire clienti di fascia alta», conclude Rulli.

 

Fonte:
Il Sole 24 Ore