Crolla il mercato della casa nel 2012
14/05/2013
E' crisi sempre più nera per il mattone italiano. La casa, da tempo, non è più l'investimento preferito degli italiani, una tendenza che sta compromettendo fortemente il settore edile. Lo scorso anno sono scesi del 25,7% i volumi di compravendita delle abitazioni rispetto al 2011, riducendo il giro d'affari di ben di 27 miliardi di euro, portandolo a 75 miliardi complessivi.
E' la nuova fotografia scattata dal Rapporto immobiliare sul mercato residenziale italiano realizzato dall'Agenzia delle Entrate con l'Abi, l'Associazione delle banche italiane. Secondo l'indagine tiene la possibilità di accesso delle famiglie all'acquisto di un'abitazione. Tenuta che, però, non si traduce in investimenti reali.
Il numero delle transazioni effettuate nel 2012 sono state poco più di 448mila (nel 2006 era stato registrato il record di 850mila). Cifre che indicano una crisi fortissima per l'edilizia italiana, come hanno raccontato qualche mese fa gli elmetti gialli degli imprenditori edili durante la giornata della collera a piazza affari.
Eppure, a dispetto di un sistema bancario che non eroga prestiti in misura soddisfacente, rendendo ancora più problematica la ripresa del mercato immobiliare, secondo il rapporto abi-agenzia delle entrate, la famiglia media italiana è nella condizione di comprare casa, perchè dispone di reddito sufficiente a coprire almeno il il 30% del costo annuo del mutuo. Se solo si sbloccasse la cinghia di trasmissione dal credito all'economia reale.
Fonte:
Il Sole 24 Ore