Crisi delle Ande, piu’ morbide le relazioni tra Ecuador e Colombia

Tre paesi, Colombia, Ecuador e Venezuela, in bilico tra guerra e pace. Dopo aver mobilitato le proprie truppe, schierate al confine con la Colombia, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha assicurato in un colloquio telefonico con il presidente francese Nicholas Sarkozy che “Il Venezuela non vuole una guerra”. Intanto, sembrano ammorbidirsi anche le posizioni di Ecuador e Colombia.

Infatti i due paesi hanno raggiunto un accordo sul testo da presentare all’Organizzazione degli Stati Americani, in una riunone chiesta da Quito entro l’11 marzo prossimo, nel quale non c’è una condanna dell’azione colombiana ma si riconosce la violazione della sovranità.

Ieri l’Ecuador aveva chiesto le scuse del governo di Bogotà per l’incursione delle forze armate colombiane nel suo territorio, lo scorso primo marzo, che avevano dato la caccia e ucciso un gruppo di guerriglieri delle Farc, tra cui il numero due dell’organizzazione militare marxista, Raul Reyes.

Non cala la tensione con il Venezuela
Se la situazione tra Ecuador e Colombia sembra poter tornare presto alla normalità, restano aspri i rapporti tra il governo colombiano di Alvaro Uribe e quello venezuelano di Chavez.

Uribe ha accusato il presidente venezuelano Hugo Chavez di genocidio, e vorrebbe portarlo di fronte al tribunale internazionale dell’Aja, per aver finanziato con 300 milioni di dollari i ribelli marxisti che da mezzo secolo impegnano militarmente l’esercito regolare di Bogota’.

Il presidente venezuelano si sarebbe reso responsabile di “patrocinio e finanziamento del genocidio” ha detto Uribe, annunciando che “una volta acquisite tutte le informazioni contenute nel computer di Reyes, il mio governo denuncera’ Chavez al tribunale internazionale”.

Quanto all’instabilita’ nella regione, causata dalla recente operazione militare contro le Farc, Uribe ha affermato che la Colombia “non ha intenzioni di guerra, ma di sconfiggere il terrorismo per via militare e giudiziaria”.

Fonte:
Rai news 24