Crisi, Ciampi ha iniziato le consultazioni

09/01/2009

Il Capo dello Stato, dopo i presidenti di Camera e Senato, incontra i leader politici e i suoi predecessori: sono 28 le udienze

ROMA – Si è conclusa la prima mattinata di colloqui di Ciampi. Con l’arrivo al Quirinale del presidente del Senato Marcello Pera, hanno preso il via le consultazioni del capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, per la soluzione della crisi di governo. E’ poi stata la volta del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini. Quindi si andrà avanti fino a venerdì mattina con i rappresentanti di tutti i leader per un totale di 28 udienze.

CASINI: «SERVE MAGGIORANZA COESA» – Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, dopo 45 minuti di colloquio con Ciampi ha detto di aver espresso al Capo dello Stato «la ferma convinzione che l’attuale maggioranza di governo, l’espressione del voto elettorale del maggio 2001, non ha alternative in questo Parlamento. Fermo restando che non c’è nessuno spazio per governi tecnici o istituzionali, che ritengo fuori dal novero delle soluzioni possibili. Ma soprattutto estranei all’interesse dell’Italia, i casi sono due: o la ricostituzione della maggioranza ristabilendo i necessari vincoli fiduciari o il ricorso anticipato alle urne restituendo la parola agli italiani».

Durante la mattinata, fino alle 13, il presidente della Repubblica ha ricevuto i rappresentanti dei gruppi Misti di Senato e Camera e quelli di partiti minori e locali. Nel pomeriggio, a partire dalle 17, sarà la volta delle delegazioni del centrosinistra: Fed, Verdi, Pdci, Popolari-Udeur, Rifondazione comunista e Italia dei Valori.

Dieci udienze questo pomeriggio per il giro di consultazioni del presidente della Repubblica. Ma il calendario ha già subito una piccola modifica: alle 17 era previsto l’incontro tra Ciampi e la Federazione dell’Ulivo che, invece, è slittato alle 18. Gli appuntamenti del pomeriggio allo Studio alla Vetrata del Quirinale inizieranno dunque alle 17 con la rappresentanza parlamentare dell’Italia dei valori per proseguire con Comunisti italiani, Rifondazione comunista, Popolari Udeur, Verdi, poi la Fed, il Nuovo Psi e, dalle 19.10, i Repubblicani e poi, una mezz’ora ciascuno, la Lega Nord e l’Udc.

TESTO COMUNE DELL’UNIONE – «Abbiamo approntato un testo comune che sarà la guida con cui tutti i gruppi dell’Unione andranno dal presidente della Repubblica ed esprimeranno la loro posizione su questa crisi. Un documento molto duro con questa maggioranza che parla della necessità di mandare a casa questo governo ormai fortemente diviso»: lo ha detto Franco Giordano (Prc) spiegando che al Colle andranno una delegazione dell’Ulivo e separatamente gli altri partiti dell’unione, ma «sulla base di questo documento comune».

Corriere della Sera
21 aprile 2005