Coloranti alimentari naturali dagli estratti di 3 frutti brasiliani
28/09/2017
L'Adigetto.it – 28 settembre 2017
Coloranti alimentari naturali dagli estratti di 3 frutti brasiliani
I coloranti naturali sono tra i più ricercati grazie agli elevati antiossidanti e pertanto potrebbero essere un’alternativa agli additivi e coloranti alimentari sintetici
Rosso, blu e viola. Sono i tre coloranti alimentari che si possono ricavare in modo del tutto naturale da tre frutti brasiliani da nomi rigorosamente esotici, jabuticaba, Jambu e jamelão.
Il jabuticaba è un albero della famiglia delle Myrtaceae i cui frutti crescono sul tronco e sono molto simili a piccoli acini d’uva, di colore viola scuro fuori e con la polpa chiara, tanto che questa pianta è nota anche come «brazilian grape tree».
Il jambu è un’erba dal sapore pronunciato e gradevole molto simile al crescione comune, mentre lo jamelão è un albero ancora della famiglia delle Myrtaceae con frutti ovali, di colore scuro, simili alle olive.
I ricercatori della Brazilian Agricultural Research Company (Embrapa), hanno testato gli estratti della buccia essiccata in uno studio durato più di 5 anni riproducendo le sfumature dei colori rosso, blu e viola.
I coloranti naturali son ricchi di antocianine, tra i flavonoidi più ricercati grazie all’elevato numero di antiossidanti e pertanto potrebbero essere un’alternativa agli additivi e coloranti alimentari sintetici.
Il Brasile è un il terzo player di frutta mondiale in termini di volumi, dietro Cina e India. Secondo gli ultimi dati di Apex-Brasil, l’Agenzia Brasiliana per la Promozione del Commercio e degli Investimenti , nel 2016 ha prodotto 44 milioni di tonnellate di frutta.
L’offerta include banane, mango, agrumi, meloni, avocado, mele, pere e frutta secca. In Italia si importano soprattutto anacardi, noci di cocco e noci, per un totale di 3,83 milioni di dollari, pari al 5,3% del totale delle importazioni nazionali.
La produzione di frutta del Brasile, in base ai dati Abrafrutas, l’associazione nazionale di settore, dovrebbe inoltre aumentare nei prossimi anni tra il 15% e il 25%.
Anche l’export sta crescendo, oggi equivale al 2,5% della produzione, ma si prevede il raddoppio entro il 2020.
Fonte: https://www.ladigetto.it/permalink/69176.html