Cia: i rincari mettono in crisi la dieta mediterranea
09/01/2009
Ce la invidiano in tutto il mondo ma in “Italia la dieta mediterranea non è più di casa”. È quanto sostiene la Confederazione italiana Aagricoltori (Cia) che ha rilevato un cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani: a tavola sempre meno pane, pasta, frutta, verdure e vino, a causa del “vertiginoso rincaro dei prezzi”.
La spesa alimentare delle famiglie italiane, secondo la Cia, si è ridotta dell’1,8 per cento. In particolare, secondo i risultati di un’indagine condotta nel 2007, sono stati proprio “i prodotti principe della dieta mediterranea ad aver avuto un vero e proprio tracollo”. I consumi di pane, infatti, hanno registrato un calo del 7,3 per cento, quelli di pasta del 4,5 per cento, di frutta del 2,8 per cento, di verdure del 3,2 per cento e di vino dell’8,4 per cento.
Il calo dei consumi ha “coinvolto anche altre voci della nostra alimentazione: le carni bovine sono diminuite del 3,8 per cento, il latte del 2,3 per cento”.
Pochi invece gli alimenti che secondo la Confederazione hanno avuto un aumento dei consumi: Il pollame, che ha segnato una crescita del 6,8 per cento, le uova, con un più 5,5 per cento e l’olio extravergine d’oliva con un incremento dell’1,5 per cento.
Per quanto riguarda il pollame, secondo la Cia, il settore è così “definitivamente uscito dalla crisi provocata dalla psicosi dell’aviaria”.
Fonte:
Help Consumatori