Caos bagagli a Fiumicino: ispezione dell’Enac
09/01/2009
Controlli a sorpresa dopo denuncia di sabotaggi nell’aeroporto romano. Il presidente Riggio: «Azione criminali da perseguire»
ROMA -Alle denunce di disservizi nello smistamento dei bagagli aeroportuali seguono i fatti. All’aeroporto di Fiumicino, da metà mattina, una decina di ispettori dell’Enac, guidati dal direttore generale dell’Ente per l’aviazione civile, Silvano Manera, hanno eseguito un’ispezione straordinaria allo scopo di verificare il servizio di consegna e presa bagagli. «Sono venuto personalmente – ha detto Manera – per verificare il funzionamento dell’aeroporto. Martedì riporteremo al ministro dei Trasporti Bianchi i risultati dell’ispezione – ha aggiunto – perché vogliamo fare chiarezza documentata su come effettivamente stanno le cose al di là delle ipotesi che sono state raccolte in questi giorni».
I DANNI – Intanto c’è già chi conta i danni provocati dal caos-bagagli disservizi. Il Codacons annuncia una «valanga di cause di risarcimento» davanti ai giudici di pace. Il danno materiale per ogni passeggero coinvolto, secondo l’associazione, è di 100 euro per i voli nazionali e fino a 200 euro per quelli internazionali. E non si esclude, sottolinea il Codacons, «che si possa avviare una class action, in base al Codice del consumo, per tutti i passeggeri danneggiati nei confronti di Adr e dell’Enac, che non ha impedito il verificarsi dei gravissimi disagi». Il Codacons ha intenzione di promuovere cause di risarcimento danni dinanzi ai giudici di pace, cui sarà chiesto il rimborso della quota del biglietto relativo al bagaglio trasportato. «Questo – evidenzia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – è il risarcimento minimo dovuto al solo ritardo nella consegna delle valigie, ma non esclude altri risarcimenti in caso – per esempio – di ritardi superiori a 90 minuti o addirittura smarrimento dei bagagli». Nel contempo, Confconsumatori ricorda ai viaggiatori che «è un loro diritto ottenere il risarcimento dei danni subiti, sia patrimoniali, sia esistenziali (ovvero quelli cosiddetti da vacanza rovinata)».
LE POLEMICHE – Lunedì a Fiumicino il nastro trasportatore e i sistemi di smistamento (in gergo tecnico il «Bhs») ha funzionato regolarmente. Ma le polemiche si fanno sempre più insistenti. I vertici dell’Enac avevano ipotizzato «sabotaggi» da parte dei dipendenti delle ditte di handling al sistema di smistamento dei bagagli, con migliaia di colli fermi in attesa di essere consegnati o spediti ai proprietari. Mentre il presidente dell’Enac, Vito Riggio, non ha escluso l’esistenza di «mele marce» tra i lavoratori. «Certo, l’impianto di Fiumicino è vecchio – ha sottolineato Riggio – ma non me la sentirei di negare la possibilità che qualcuno se ne approfitti attraverso azioni mirate di rallentamento. Se così fosse ci troveremmo di fronte a vere e proprie azioni criminali che devono essere perseguite». Riggio si è anche soffermato sul futuro delle certificazioni degli «handler», vale a dire le ditte che gestiscono tutto il comparto dell’imbarco e sbarco bagagli a Fiumicino (vale a dire Az Handling, Flight Care Italia, Eas e Avia Partner). «Vogliamo capire se i livelli qualitativi e il rendimento degli handler sono ancora all’altezza del servizio», ha dichiarato Riggio. «L’Enac, secondo i regolamenti europei, è il titolare dell’emissione delle certificazioni e se, di conseguenza, ci renderemo conto che qualità e rendimento non sono più all’altezza ritengo che non potremmo far altro che ritirare tutte le certificazioni».
SINDACATI – Un’ipotesi giudicata «fantasiosa» dai sindacati, che reputano le dichiarazioni del presidente dell’Enac «sbalorditive, incredibili e gravissime». Per Walter Mancini, coordinatore nazionale dell’Sdl, le parole dell’Enac «fanno pensare a un’assoluta incapacità di questo importante e strategico Istituto a esercitare le sue funzioni». Alla base dei problemi coi nastri ci sarebbero, invece, le «ormai croniche carenze strutturali di Fiumicino» e il personale ridotto al minimo.
VERTICE DAL MINISTRO – Il direttore generale dell’Enac, Manera, ha ribadito che con l’ispezione «si stanno raccogliendo dati e fatti, proprio per sostanziare le nostre ipotesi. Domani riporteremo i risultati al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi», nel corso del vertice convocato dal ministro con i rappresentanti di Enac e Aeroporti di Roma. Proprio il responsabile del dicastero aveva parlato di «revoca delle concessioni» alle ditte appaltatrici del servizio di handling. «Ci sono concessioni e contratti, regole e codice – ha aggiunto Manera – vogliamo che tutti si attengano strettamente a questi impegni e che diano il massimo del servizio ai passeggeri».
Fonte:
Corriere della Sera
06 agosto 2007