Caldo, il Sud ancora in fiamme

09/01/2009

Non accenna a diminuire l’emergenza roghi nel sud Italia. Dopo la giornata campale di lunedì, con 141 incendi e 1480 chiamate al corpo frestale nella sola penisola escludendo Sardegna e Sicilia, fin dalle prime ore della mattinata uomini e mezzi della Protezione Civile sono al lavoro su 13 roghi che attualmente stanno interessando le regioni meridionali. Blackout a Palermo e Agrigento.

I roghi si sono sviluppati in Sicilia, Calabria, Puglia e Molise. La situazione più complessa si sta verificando nella provincia di Palermo, dove le operazioni di spegnimento sono rese particolarmente difficoltose dalla presenza di raffiche di vento, provenienti da sud, che contribuiscono in modo decisivo alla propagazione delle fiamme. Un vasto incendio da ore sta minacciando alcune case a Piano dell’Occhio, zona montana a nord-ovest della città. Le fiamme hanno prodotto una grande nube di fumo che sovrasta il quartiere popolare di Borgo Nuovo e parte della contrada di Baida, dove numerose persone si sono svegliate per l’odore acre e per paura hanno abbandonato le abitazioni.

Anche lo stabilimento Fiat di Termini Imerese è rimasto colpito, seppur indirettamente, dall’incendio. Gruppi di operai si sono fermati per il troppo caldo negli impianti, senza ricorrere al momento allo sciopero. Il vento di scirocco, con temperature di 40 gradi, ha spinto in alcuni reparti di montaggio dello stabilimento il fumo provocato da alcuni roghi che si sono sviluppati nel vicino monte San Calogero, alle spalle della zona industriale.

Due piromani sono stati arrestati nella notte in flagranza di reato mentre appiccavano il fuoco in una zona di verde agricolo a Capaci (Palermo). I carabinieri della Compagnia di Carini, li hanno sorpresi durante un servizio di controllo.

In Sicilia il caldo sta provocando gravi problemi anche per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica. In numerosi quartieri di Palermo si è verificato un black out elettrico dovuto, secondo l’Enel, alla eccessiva richiesta di energia per attivare i condizionatori. Da 24 ore circa 200 tecnici sono al lavoro dopo le interruzioni d’energia che si sono verificate a macchia di leopardo e che adesso si stanno estendendo. All’Enel risultano finora 12 trasformatori bruciati e numerosi cavi guasti. Blocco di cinque ore anche ad Agrigento. I quartieri interessati sono stati quelli per i quali era attivo il turno di distribuzione dell’acqua, dove sarebbe stato fatto un vasto uso di lavatrici.

In Calabria sono invece nove gli incendi di bosco in corso, per i quali è stato richiesto l’intervento dei canadair della Protezione civile. La situazione più critica è quella in provincia di Reggio Calabria, dove gli incendi sono sei. In particolare a Ortì di Reggio Calabria le fiamme hanno distrutto vari ettari di bosco e di macchia mediterranea e stanno lambendo il centro abitato. Ma roghi preoccupanti sono segnalati anche a Oppido Mamertina e a Caulonia, e a Santa Caterina dello Jonio, nel Catanzarese.

In Puglia e Molise i mezzi aerei sono in azione già su quattro incendi boschivi. Particolarmente grave è la situazione nell’oasi naturale “Le Cesine” a Vernole, in provincia di Lecce, dove le fiamme da lunedì sera hanno distrutto 30 ettari di vegetazione. Nella zona sono al lavoro squadre di vigili del fuoco, del corpo forestale dello Stato, personale della protezione civile, carabinieri e volontari.

Fonte:
Tgcom