Caffè: Brasile, raddoppio produzione in 10 anni

09/01/2009

SAN PAOLO – Il Brasile, maggior produttore mondiale di caffè, vuole raddoppiare la propria produzione entro i prossimi dieci anni. Lo ha annunciato oggi Linneu da Costa Lima, sottosegretario del Ministero dell’agricoltura di Brasilia, che ha fatto sapere anche che si svolgerà a Salvador da Bahia in ottobre la seconda Conferenza mondiale del caffè.

Il Brasile produce tuttora circa un terzo del caffè nel mondo, ma la sua fetta sul mercato internazionale si è ridotta progressivamente dal 70 per cento che deteneva un secolo fa, al 25 per cento nel 2000 e al 15 per cento attuale. Le cause del declino sono da ricercare nella politica pubblica inadeguata, nel marketing internazionale inefficente, in un investimento solo recente sulla qualità e sullo scarso rinnovamento delle piantagioni. Curiosamente, proprio l’assenza di grandi catastrofi naturali come quelle che colpiscono regolarmente l’America Centrale o il Sudest asiatico, per esempio, hanno fatto invecchiare in eccesso le piante di caffè brasiliano, delle quali quasi la metà ha più di vent’anni, con una produzione quindi che tende a declinare.

Il Ministero dell’agricoltura del governo Lula ha deciso quindi di correre ai ripari, offrendo sussidi e crediti ai caffeicoltori che accettino di sradicare le parti più vecchie delle piantagioni o che aprano nuove zone di coltivo. In particolare, la produzione brasiliana si sta spostando sensibilmente dalle distese pianeggianti dello stato di San Paolo (che fu il centro del boom del caffè all’inizio del ‘900) e del Paranà alle alture di Minas Gerais, dove si producono oggi alcuni dei migliori caffè al mondo.

Nelle ultime tre stagioni, il raccolto medio brasiliano si aggirava sui 32 milioni di sacchi. Per il 2006, il Brasile punta ad arrivare a 43 milioni di sacchi (con esportazioni di 27 milioni), e poi a 60 entro il 2010.

Fonte:
Swiss Info
SDA-ATS
20/7/2005