Brasile, risultati e opportunità per l’Italia nel settore agroalimentare
25/07/2024
L’Italia è sempre più un partner importante per il Brasile nel settore agroalimentare e dell’agroindustria. L’interscambio Italia-Brasile lo scorso anno ha fatto segnare un aumento delle esportazioni di prodotti agroalimentari (+30%), di macchine agricole (+13,86%), di macchine per l’industria alimentare (+66,36%) e di macchine per il confezionamento e l’imballaggio (+16,46%). A fronte di questi dati molto positivi, occorre tener presente due fattori: le dimensioni del settore agricolo brasiliano; le prospettive in generale e le finestre di opportunità per l’Italia.
Il Brasile è oggi il terzo produttore agricolo mondiale dopo Stati Uniti e Cina, nonché il primo esportatore insieme agli Stati Uniti, alternandosi nel primato a seconda della tipologia di bene agricolo. Nel 2023, il Paese sudamericano è stato il primo produttore globale di canna da zucchero, semi di soia, arancia e caffè; il secondo di carne bovina ed etanolo; il terzo produttore di latte, carne di pollo, mais e tabacco; il quarto di cereali, semi di cotone e banana; il quinto di carne di maiale e manioca. Agricoltura e allevamento contribuiscono insieme al 7,5% del prodotto interno lordo (PIL) nazionale e occupano circa il 20% della forza lavoro. Se si include l’industria di trasformazione e la successiva distribuzione, il settore agroalimentare contribuisce (dati 2023) al 24,4% del PIL.
In generale ci sono prospettive importanti per il comparto agroalimentare brasiliano che possono aprire di conseguenza ulteriori finestre di opportunità. L’attesa per il 2024 è di un’espansione dell’11,3% nel primo quadrimestre per la migliore performance di alcune colture, cui però faranno da contraltare risultati inferiori nella seconda parte dell’anno. Il 2024 si dovrebbe quindi chiudere con un calo del PIL agricolo del 2,9%.
Ciononostante, secondo un rapporto elaborato dall’Ambasciata italiana di Brasilia e dall’ufficio di San Paolo dell’Agenzia ICE, grazie ai raccolti eccezionali degli ultimi mesi sta aumentando la domanda di silos e di mulini, in particolare nello Stato del Mato Grosso. Nel Mato Grosso do Sul, ci sono forti esigenze di sistemi antincendio. La viticoltura è in crescita, e con essa la domanda per attrezzature italiane. Infine, il Brasile, grande consumatore di prodotti biologici, presenta notevoli opportunità nel mercato biologico che negli ultimi anni ha fatto registrare una rapida espansione. Da tener presente inoltre che tra le agevolazioni finanziarie messe a disposizione dal Governo brasiliano per le imprese del settore agricolo, il Piano Safra prevede l’erogazione di finanziamenti pubblici pari a 46,95 miliardi di dollari a supporto delle attività agricole di piccoli, medi e grandi produttori.
Nella produzione di beni agricoli e zootecnici di base, sono diversi i punti di contatto che esistono e che possono essere rafforzati tra l’economia brasiliana e l’Italia, che è leader nei processi di lavorazione industriale dei prodotti alimentari, nonché in tema di sicurezza alimentare e di agricoltura 4.0. Sul mercato brasiliano stanno comparendo i primi sistemi di tracciabilità basati sulla tecnologia blockchain, sta crescendo l’uso di sensori e sistemi di irrigazione smart. Un segmento in forte espansione è quello dei prodotti Planted Based e quello dei prodotti Free from.
Nel campo delle macchine agricole, l’Italia è già oggi il terzo fornitore europeo con una quota del 5% dopo Germania e Svezia: potenziali ulteriori collaborazioni potrebbero essere realizzate non solo per macchinari adatti alle grandi estensioni di terra, ma anche nel caso di macchinari più piccoli e tecnologici come i motocoltivatori.
Analoghe opportunità esistono per quelle aziende italiane del settore dei beni alimentari e delle bevande che provino a vendere sul mercato locale prodotti già lavorati. L’Italia, sotto questo profilo, è il secondo fornitore UE dopo il Portogallo. Ed è secondo (dopo la Germania) anche per le forniture di macchine per il packaging.
Più in generale, con previsioni di crescita della popolazione mondiale a un ritmo di un miliardo di persone ogni 20 anni, il comparto agricolo brasiliano dovrebbe orientarsi verso la ricerca di una maggiore produttività ma anche di sostenibilità ambientale. Elementi che apriranno all’uso di macchinari moderni e tecnologie all’avanguardia.
Fonte: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale