Brasile-Paraguay, c’è l’intesa sulla diga di Itaipú
27/07/2009
Asunción, 27 lug (Velino/Velino Latam) – Brasile e Paraguay hanno raggiunto un’intesa sullo sfruttamento e sulla gestione dell’energia prodotta dalla diga di Itaipú, la più grande del mondo, che si trova alla frontiera tra i due Paesi. L’accordo, firmato sabato dai capi di Stato Luiz Inacio Lula da Silva e Fernando Lugo, rappresenta un compromesso tra le richieste avanzate da Asunción e l’intesa vigente fino alla scorsa settimana. Secondo il trattato in vigore a ogni Paese spetta il 50 per cento dell’energia elettrica prodotta, ma in caso di mancato utilizzo della propria quota era prevista la vendita alla nazione partner a prezzo di produzione. Un accordo che penalizzava però il Paraguay, nazione che sfruttava solo il cinque per cento della propria quota. Il danno economico sarà ora ridotto: il Paraguay sarà ancora costretto a vendere a Brasilia l’eccedenza, ma lo farà a un prezzo di mercato, determinando un aumento delle entrate, che dovrebbero essere per lo meno triplicate, passando da 120 a 360 milioni di dollari.
Il governo brasiliano si è impegnato inoltre a lavorare per consentire ad Asunción la vendita di una parte dell’eccedenza direttamente sul libero mercato brasiliano, oltre a promettere l’apertura di una linea di credito agevolato per la realizzazione di nuove infrastrutture nel Paese vicino. Entrambi i capi di Stato hanno parlato di un accordo “storico” e Lula ha sottolineato come “i Paesi più forti hanno il dovere di aiutare i Paesi con economie minori affinché possano fare un salto di qualità nella loro capacità di sviluppo, iniziativa e competitività. Al Brasile non interessa crescere senza i suoi soci”. L’intesa raggiunta, tuttavia, dovrà essere ora approvata dai Parlamenti delle due nazioni: mentre l’assenso del Congresso paraguaiano appare scontato, il percorso parlamentare sul fronte brasiliano potrebbe rivelarsi piuttosto complesso.
Il Velino