Brasile, nel 2013 il Pil è cresciuto del 2,3 per cento

28/02/2014

Nel 2013, il Prodotto interno lordo (Pil) del Brasile è aumentato del 2,3 per cento. A trainare la crescita, ancora una volta, il settore agricolo. Lo ha annunciato l’istituto brasiliano per la geografia e la statistica (Ibge), spiegando che per il terzo anno consecutivo c’è stata una modesta espansione dell’economia e nel quarto trimestre c’è stata una progressione dello 0,7 per cento, rispetto al periodo precedente nell’anno. Tra i settori che hanno visto una maggiore espansione c’è l’agricoltura, migliorata del sette per cento. Di contrasto, i settori dei servizi sono aumentati solo del due per cento, mentre quelli della produzione industriale dell’1,3. Bene anche per il consumo interno, che guida l’economia, incrementato del 2,3 per cento. Nel 2012, il Pil brasiliano era cresciuto dell’un per cento, mentre nell’anno precedente del 2,7 per cento.

L’economia, colpita dalla crisi, aveva infatti subito un forte contraccolpo dopo le ottime performances del 2010, che avevano visto aumentare il Prodotto interno lordo del 7,5 per cento. Per fronteggiare gli effetti della congiuntura negativa, il paese latino americano ha operato diverse strategie. Dal contenimento dell’inflazione e dei tassi di cambio alla riduzione delle tasse sull’acquisto di automobili e di elettrodomestici. Sembrava che i provvedimenti avessero avuto effetto positivo sull’economia, tanto che le previsioni del Pil nel 2014 davano un aumento del quattro per cento. Il presidente Dilma Rousseff, però, recentemente ha ridotto drasticamente le aspettative, affermando che le proiezioni danno una crescita stimata attorno al 2,5 per cento.

 
Fonte:
Il Velino

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