Brasile, gli imprenditori riprendono fiducia
12/08/2009
L’Indice di Fiducia dell’Imprenditore Industriale (Icei) calcolato dalla Confederazione Nazionale dell’Industria brasiliana (CNI) ha mostrato un recupero a luglio.
È stato anche il primo risultato positivo del 2009. Secondo i dati della ricerca, l’imprenditore è più fiducioso riguardo all’andamento dell’economia e dei propri affari, soprattutto per i prossimi sei mesi.
La CNI afferma che la crescita dell’Icei a luglio corrobora l’inversione di tendenza delle aspettative negative e annuncia il recupero dell’attività industriale. Con l’aumento della fiducia, gli imprenditori dovrebbero riprendere gli investimenti e aumentare la produttività. L’Icei, che è misurato trimestralmente, è salito dai 49,4 punti di aprile ai 58,2 punti di luglio, tornando agli stessi livelli di luglio 2008 (58,1 punti), periodo immediatamente precedente al picco della crisi in Brasile nel settembre scorso.
L’economista della CNI, Renato de Fonseca fa notare che l’indice ancora non è tornato ai livelli pre-crisi internazionale.
Per il tutto il 2007 e fino all'indagine dell'aprile 2008, l’Icei era sopra ai 60 punti. Fonseca ritiene che l’indice di luglio 2008 già riflettesse le aspettative del peggioramento dello scenario con l’arrivo della crisi. La diminuzione dell’Icei è cominciata a luglio 2008 e -malgrado un timido miglioramento nell’aprile scorso- il trend era in continua diminuzione.
In base alla metodologia usata dalla ricerca, valori al di sotto dei 50 punti indicano pessimismo e valori al di sopra di questo livello mostrano fiducia.
Fonseca ha attribuito l’ottimismo dell’industria al nuovo scenario in cui si trova a operare, e cioè di riduzione dei tassi, di recupero del credito e di rinnovo delle misure di riduzione dei tributi per alcuni settori dell’economia, ma a suo parere, gli imprenditori ritengono che la crisi abbia già toccato il suo punto più basso e stia lentamente migliorando, ma tutto ciò non significa che il livello dell’attività industriale tornerà ai livelli pre-crisi.
La ricerca è stata realizzata con la disponibilità di 1.513 imprese tra il 30 giugno e il 17 luglio e mostra che la fiducia è aumentata tra gli imprenditori piccoli, medi e grandi.
Dei 27 settori industriali coinvolti nella ricerca, 25 hanno mostrato un aumento della fiducia. Nella ricerca precedente solo un terzo dei settori indicava ottimismo.
Secondo la CNI, il maggior grado di fiducia è stato rilevato tra gli imprenditori del settore “altri accessori di trasporto”, “accessori ospedalieri e di precisione”, “pulizia e profumeria”.
Quelli che invece hanno mostrato meno fiducia sono stati gli imprenditori del cuoio, del legno, della carta e della cellulosa. L’indice è calcolato in base alla stima delle condizioni attuali (che riflettono gli ultimi sei mesi) e dalle aspettative riposte nell’economia e nei propri affari per i sei mesi futuri.
In relazione alle condizioni attuali, l’indice rimane ancora negativo, ma meno pessimista rispetto alla ricerca di aprile, salito da 33,2 a 47,2 punti. La CNI ritiene che il valore indica che gli imprenditori industriali continuano a percepire un peggioramento dei propri affari. L’aumento di 14 punti denota il rallentamento degli effetti della crisi negli ultimi sei mesi. Il peggioramento nelle condizioni attuali è comune tra gli imprenditori della piccola e media impresa, mentre tra quelli della grande industria c’è più ottimismo. Quando, poi, gli imprenditori vengono intervistati riguardo alle aspettative per i sei mesi futuri, si mostrano più fiduciosi: questo indice è arrivato a 63,6 punti a luglio, mentre ad aprile era arrivato a 57,6 punti.
Ma è l’indice relativo all’aspettativa degli imprenditori in relazione all’economia brasiliana a essere migliorato di più.
È salito, infatti, dai 52,3 punti di aprile ai 60,6 punti di luglio.
Fonte:
www.ice.it
Roberto Rais