Bersani: emergenza gas per altri tre anni, via al piano energia

09/01/2009

Un piano per uscire dall’emergenza gas che durerà ancora almeno due o tre anni: lo ha presentato questa mattina il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani.

«È una situazione da sorvegliare con attenzione – sottolinea Bersani – ma soprattutto è un’emergenza che richiede misure strutturali, misure che però devono essere affrontate da subito, dall’estate per evitare di arrivare alla crisi in inverno».

L’accordo raggiunto questa settimana dal presidente del Consiglio, Romano Prodi, e dal presidente russo Vladimir Putin sul gas é il primo passo di un lavoro complesso. «È un accordo di principio – dice il ministro – uno strumento sul quale bisogna lavorare in amicizia e reciprocità. Prodi e Putin hanno messo i paletti di questo accordo». Intanto «ci sono state nelle ultime settimane – precisa Bersani – riduzioni dell’import di gas dalla Russia, in parte per manutenzione e in parte per l’inizio di un contenzioso tra Russia e Ucraina»: le prime stime segnalano punte fino a 10 milioni di metri cubi al giorno sui 24 milioni di metri cubi che arrivano dalla Russia. L’Italia ha una forte dipendenza dall’importazione di gas, che soddisfa ben l’85% della domanda.

Sul fronte dei rigassificatori Bersani punta ad averne almeno uno attivo entro il 2008. «Sto cominciando un giro di ricognizione – sottolinea Bersani – oggi incontrerò gli amministratori pugliesi, perché penso che sia attraverso questa strada che si riesce ad arrivare a una soluzione».
Il piano del ministro prevede l’incremento della disponibilità di stoccaggio, l’aumento delle immissioni di gas in rete, misure per aumentare la sicurezza del sistema del gas.

Nella peggiore delle ipotesi la domanda prevista di gas nel settore termoelettrico nel periodo dal 1° novembre 2006 al 31 marzo 2007 sarà pari a 16,1 miliardi di metri cubi di gas, mentre nello scenario ottimistico si considera un minimo di 12,9 miliardi di metri cubi. La domanda media è stimata in 15,4 miliardi di metri cubi. La domanda complessiva di gas sarà pari a 51,8 miliardi di metri cubi, in aumento di 3 miliardi rispetto allo scorso inverno.

Il ministro Bersani ha annunciato il varo di una direttiva entro luglio che obbligherà dal 13 novembre 2006 gli shipper (fornitori lungo la rete che hanno contratti con Snam Rete Gas) a massimizzare i contratti di importazione di gas con effetto stimato in media in 280 milioni di metri cubi al giorno per l’inverno, per un totale di circa 41,6 miliardi di metri cubi. Contestualmente è prevista l’erogazione di tutto lo stoccaggio di modulazione pari a circa 8,4 miliardi di metri cubi. In caso di esaurimento dello stoccaggio di modulazione si prevede l’erogazione dello stoccaggi strategico di 600 milioni di metri cubi.

Per coprire la restante domanda il Governo pensa di attivare meccanismi di mercato che contengano l’uso del gas per la produzione di energia elettrica, l’attivazione di contratti di fornitura interrompibili, interventi di risparmio di gas nel settore civile: un comportamento virtuoso di famiglie e piccole e medie imprese potrebbe far risparmiare circa 200 milioni di metri cubi al mese, per un totale di circa 800 milioni di metri cubi nei mesi invernali. Necessario anche massimizzare l’impiego di olio combustibile senza superare i limiti di emissione ottenendo risparmi di circa 300 metri cubi di gas al mese nel periodo da novembre a marzo.

Misure anche per ottimizzare il riempimento degli stoccaggi nella fase terminale della campagna di iniezione e per una gestione coordinata del sistema nazionale di trasporto e di stoccaggio per massimizzarne le prestazioni in caso di emergenza. Azioni del ministero, poi, sui Paesi esteri fornitori di gas per avere garanzie sulla continuità e regolarità delle forniture nel prossimo inverno e sulla massimizzazione dell’offerta di capacità di trasporto di gas verso l’Italia.

Fonte:
Il Sole 24 Ore
Nicoletta Cottone