Berlusconi: la politica della Bce è distruttiva

09/01/2009

Berlusconi: la politica della Bce è distruttiva
(28/04/2005)

Un intervento orientato soprattutto sul fronte europeo, quello che ha visto sovente in questi anni la coalizione di maggioranza combattere in trincea contro l’eccessiva rigidità del patto di stabilità e i lacci e laccioli alle imprese. Dopo aver incassato ieri la fiducia alla Camera, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi si è presentato al Senato con un discorso teso a rivendicare i successi dell’Italia sul versante comunitario e a sottolineare i problemi dell’Europa unita.

“In Europa abbiamo riportato successi consistenti”, ha detto il premier, citando ad esempio la revisione del patto di stabilità e l’elezione di Barroso alla presidenza della Commissione.
Ma all’autoelogio è seguita subita una bordata contro la Bce, che “controlla l’inflazione, ma non si impegna contro l’eccessiva valorizzazione dell’euro”. Di fronte a una moneta unica così forte nei cambi a discapito delle esportazioni “che cosa può fare il governo di un paese europeo? io vorrei saperlo, perché io da imprenditore con 50 anni di intrapresa sulle spalle non ho nessuna soluzione, nessuna soluzione”.

E poi la Cina, con la necessità di arginare l’invasione di prodotti tessili a basso costo: “stiamo facendo una battaglia per introdurre quote di limitazione per le importazioni in Europa di prodotti cinesi e penso che vinceremo questa battaglia non troppo lontano, la prossima settimana. La vinceremo ed è una battaglia soprattutto di marca italiana”. Nelle prossime ore – ha aggiunto il premier – la Ue varerà misure a difese di 20 categorie di prodotti tessili”.

Per quanto riguarda il fronte interno, agli impegni fiscali presi ieri a Montecitorio – riduzione triennale dell’Irap – Berlusconi ha aggiunto che continuerà l’opera di riduzione dell’Irpef a vantaggio delle famiglie meno abbienti. “La concentrazione della nostra attività su Mezzogiorno, famiglie e imprese non ci fa mettere da parte gli impegni assunti nel 2001 nel contratto con gli italiani”, ha ribadito il presidente del Consiglio. “Stiamo lavorando per tener fede a quegli impegni, a partire dalla riduzione delle tasse che non è vero favorisca solo i redditi più alti”.

Miaeconomia
Andrea Grechi
28/4/2005