Berlusconi: «Conti, la cura sta funzionando»

09/01/2009

Il premier: c’è l’accordo di tutti, è un primo segnale per le imprese.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sulla competitività e ha autorizzato il voto di fiducia. In aula la prossima settimana

ROMA -Il Consiglio dei ministri ha approvato il maxiemendamento al decreto legge competitività e ha autorizzato il voto di fiducia al provvedimento. L’annuncio arriva dirattamente dal premier Silvio Berlusconi al termine della riunione dell’esecutivo a Palazzo Chigi. Il Cavaliere sottolinea che l’intervento – che si compone di un decreto legge e di un disegno di legge, entrambi da sottoporre al Parlamento la prossima settimana – è stato approvato «con l’accordo di tutti» e che si tratta di un «fatto importante» perché «è un primo segnale della nostra azione per lo sviluppo delle imprese».

Berlusconi commenta anche l’approvazione della trimestrale di cassa, «che altro non è che la fotografia della situazione dei conti pubblici e della pubblica amministrazione italiana», evidenziando che «si smentiscono le attese catastrofistiche sui conti pubblici». La conclusione, per il premier, è che «la cura sta funzionando». Il deficit per il 2004 si attesta al 3% ma il capo del governo sottolinea che questo è solo l’effetto «delle revisioni contabili di Eurostat, in particolare sull’aumento di capitale di Fs». Senza queste revisioni, «il deficit si sarebbe attestato al 2,7%, che è quello che volevamo». Ma anche ora «siamo moderatamente ottimisti» che la battaglia ingaggiata in Europa possa essere vinta «e quindi il deficit del 2004 potrà tornare al 2,7%».

Il confronto in sede europea ha permesso al governo di registrare una vittoria sul fronte Alitalia, visto che «la nostra proposta è stata accettata». Berlusconi sottolinea poi che «sono quattro anni che noi siamo sempre riusciti ad essere virtuosi e con i conti in ordine e lo abbiamo fatto senza tagliare la spesa sociale e senza aumentare le tasse che anzi hanno cominciato a diminuire». E poi un impegno: «La prossima finanziaria sarà indirizzata soprattutto alle famiglie medio-basse e numerose».

Il premier ribadisce infine l’invito a non abbandonarsi al pessimismo «fasciandosi la testa per mali inesistenti» e rivendica «una costante positiva che è l’incremento continuativo del numero degli occupati» a cui si associa «una discesa della disoccupazione all’8,1%». E a proposito delle difficoltà seguite all’introduzione dell’euro e alle accuse dell’opposizione di non aver vigilato sull’applicazione del cambio con la lira, Berlusconi rileva come «nemmeno le dittature riescono a controllare i prezzi, figuriamoci un governo liberale con il 75% di piccoli commercianti».

Corriere della Sera
29/4/2005