Berlusconi apre a Telecom, Mediaset accentua il rialzo
09/01/2009
Mediaset accelera leggermente al rialzo in Borsa dopo che Silvio Berlusconi, azionista di riferimento del gruppo televisivo attraverso Fininvest (35,5%), a margine del congresso Ds di Firenze, ha parlato della possibilità di un interesse per Telecom. Il titolo Mediaset sale così dello 0,60% a quota 8,4350 euro, in scia anche alle parole dell’Ad Adreani secondo cui ad aprile la raccolta pubblicitaria sta andando bene dopo la ripresa di marzo e i primi due mesi sono in linea con la fine del 2006, mentre Telecom Italia registra una crescita dello 0,43% a quota 2,3550 euro.
”Noi siamo stati semplicemente richiesti, nel caso di una cordata italiana. E il mio gruppo ha detto che per mantenere l’italianità di una azienda così importante, siamo disponibili, a parità di intervento da parte di altri imprenditori”, ha dichiarato il leader di Forza Italia. Prima di lui il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, all’assemblea che ha approvato il bilancio 2006, ha sottolineato che il suo gruppo è un interlocutore naturale e autorevole per chi ha a cuore la salvaguardia del sistema Italia.
In queste settimane si è discusso anche a livello politico sull’opportunità di garantire che Telecom Italia resti un’azienda italiana a fronte delle proposte e dell’interesse manifestato da società straniere per la quota di Pirelli nella holding Olimpia che detiene il 18% della compagnia telefonica. E Mediaset è stata più volte indicata come candidata a rilevare una quota di Olimpia. Ieri però sia la controllante Fininvest sia Mediaset hanno smentito nuovamente di aver in corso trattative per una quota di Olimpia.
Tuttavia, visti gli interessi in gioco, la società del Biscione vuole essere della partita: “se siamo stati considerati un campione nazionale adatto a dare un contributo rilevante per il riassetto delle telecomunicazioni in Italia, è perché siamo portatori di uno straordinario know-how tecnologico e di una solida presa sul mondo dei contenuti sempre più indispensabile alle reti di comunicazione”, ha spiegato Confalonieri.
Mediaset è dunque evidentemente interessata a Telecom Italia. “C’è un interesse, come dicono gli americani Telecom Italia makes sense, ha senso per chi fa il nostro mestiere”, ha ribadito Confalonieri, anche se nella scelta se procedere ad acquisizioni bisogna considerare alcune direttrici fondamentali: geografia, tecnologia e regole.
E se sotto il profilo tecnologico “Telecom è la prossima frontiera tecnologica” quindi “oggi è un’opportunità”, le regole tuttavia impediscono di avere “una quota tale da essere considerati azionisti di riferimento, quindi questo è da escludere”, ha aggiunto il presidente di Mediaset, precisando che “mai ci passerebbe per l’anticamera del cervello” di fare da soli, né in passato “abbiamo mai fatto investimenti solo per mettere bandierine sul territorio”, ma occorre avere un approccio industriale.
D’altra parte il gruppo del Biscione ha tutte le carte in regola per fare shopping sia in Italia (una quota di Olimpia) sia all’estero, dove è impegnata per partecipare all’asta per la cessione di Endemol. Due operazione per le quali, ha assicurato Confalonieri, non c’è bisogno di aumenti di capitale. Proprio in merito all’asta per Endemol, Confalonieri si è limitato a dire che “c’è un’asta in corso con sei partecipanti, quindi aspettiamo”.
Si ricorda che Telefonica ha selezionato sei gruppi e ha dato tempo fino a fine maggio per la presentazione delle offerte vincolanti per la divisione Endemol Entertainment Holding. La compagnia tlc ha dato il via lo scorso mese a una gara per la cessione della sua quota del 75% in Endemol, in un’operazione che dovrebbe valutare la società del Grande Fratello circa 3 miliardi di euro.
Secondo le ultime indiscrezioni, una delle cordate interessate è composta da Cyrte Investments, fondo di investimento di John de Mol, Goldman Sachs e appunto mediaset. Una seconda cordata molto accreditata include Apax Partners e Tom Barnicoat, ex manager di Endemol, mentre una terza cordata è formata da Pai Partners e Stephane Courbit, capo delle attività francesi di Endemol, e Bernard Arnault (Lvmh). A quest’ultima, secondo quanto appreso oggi dall’agenzia Mf-Dow Jones, si sarebbe però aggiunto De Agostini.
Fonte:
Milano Finanza
Francesca Gerosa