Berlusconi al Quirinale: «No a Prodi-bis»

09/01/2009

L’Udc: «Incarico a un’alta responsabilità». Fini: «Napolitano verifichi se c’è una maggioranza senza senatori a vita»

ROMA – Il centrodestra sale al Quirinale e ne esce con posizioni variegate. L’Udc chiede che l’incarico venga «affidato a un’alta responsabilità». La Lega tiene il punto, respinge con forza le larghe intese e invoca il ricorso immediato alle urne. An non individua ancora lo sbocco della crisi ma avverte che non ci dovrà essere «una maggioranza che faccia affidamento sui senatori a vita». «L’Italia ha bisogno di un governo che goda di una maggioranza politicamente coesa e numericamente autosufficiente e indiscutibile» chiarisce Fini. Forza Italia è contraria ogni reincarico a Prodi ma al momento non si pronuncia sul ricorso alle urne. La linea la dà Berlusconi, l’ultimo dei leader della Cdl a sfilare da Napolitano: «Abbiamo chiesto al capo dello Stato di non fare riedizioni di un esecutivo che ha fatto già abbastanza danni al Paese» spiega smentendo «tutte le dichiarazioni a lui attribuite negli ultimi due giorni». Il Cavaliere dà piuttosto la sensazione di aspettare le mosse del capo dello Stato. E intanto snocciola, uno per uno, quelli che secondo lui sono «i danni» fatti dal governo di centrosinistra: «Ha compromesso la credibilità internazionale del Paese, ha aumentato le tasse ai cittadini, ha distrutto le riforme faticosamente realizzate dal precedente governo, ha bloccato la gran parte delle opere pubbliche già avviate». «Per il bene del Paese» è dunque il momento, per Berlusconi, di chiudere l’era del Professore. Per il resto, si vedrà

CENTRODESTRA – Il Capo dello Stato ha incontrato per prime le delegazioni della Dc e del Nuovo Psi e quella della Democrazia cristiana per le autonomie. Al termine dell’incontro, Gianni De Michelis (Nuovo-Psi) ha affermato che «serve un governo di larghe intese che proceda alla riforma istituzionale ed elettorale rapidamente». Per Gianfranco Rotondi (Democrazia cristiana per le autonomie) «non ci sono le condizioni per proseguire la legislatura. Quindi bisogna pensare alle elezioni anticipate il prossimo maggio».

CENTROSINISTRA – A mezzogiorno tocca alla Rosa nel Pugno e all’Udeur. Le consultazioni riprenderanno quindi, nel pomeriggio: dalle 16 arriveranno al Colle le delegazioni di Idv, Pdci, Verdi, Prc e Ulivo. Il giro di consultazioni sarà concluso dai tre presidenti emeriti della Repubblica.

Fonte:
Corriere della Sera