Bce: ”Usare ‘tesoretto’ per ridurre il disavanzo”

09/01/2009

La Banca centrale europea: ”Sfruttare l’attuale slancio della crescita per un più ambizioso risanamento delle finanze pubbliche”. Secondo le proiezioni Ue, in questo modo, ”il disavanzo dell’Italia scenderebbe”

Roma, 14 giu. (Adnkronos) – ”I Paesi con squilibri di bilancio dovrebbero destinare le recenti entrate inattese interamente alla riduzione del disavanzo e resistere alle pressioni tese a un allentamento della politica di bilancio”. Ad affermarlo è la Bce nel bollettino mensile di giugno pubblicato oggi. L’evoluzione dei conti pubblici migliore delle attese nel 2006 e le prospettive economiche favorevoli nell’area dell’euro, osserva la Banca Centrale – evidenziando anche come, ”secondo le proiezioni della Commissione Ue, il disavanzo dell’Italia scenderebbe al di sotto di tale soglia nel 2007” – ”aprono una nuova finestra di opportunità per correggere gli squilibri di bilancio rimanenti. I Paesi dovrebbero sfruttare appieno l’attuale slancio della crescita economica e le entrate tributarie migliori delle attese per perseguire un più ambizioso risanamento delle finanze pubbliche ove necessario ed evitare politiche economiche procicliche”.

Ciò, evidenzia l’Istituto di Francoforte, ”sarebbe in linea con le disposizioni del Patto di stabilità e crescita e anche con gli impegni assunti dall’Eurogruppo il 20 aprile 2007. In tale occasione, i ministri delle Finanze dei Paesi dell’area euro hanno confermato il sostegno al Patto di stabilità e crescita”, convenuto che tale area ”sta attualmente attraversando un periodo positivo e si sono impegnati a conseguire obiettivi di politica di bilancio specifici per gli anni a venire”.

I Paesi con un disavanzo eccessivo, ricorda la Bce, ”devono assicurarne la correzione quanto prima e al più tardi entro i termini fissati dal Consiglio Ecofin. Gli obiettivi di risanamento stabiliti nelle raccomandazioni e nelle intimazioni del Consiglio andrebbero quanto meno soddisfatti; e superati se le condizioni economiche di fondo si dimostrano più favorevoli delle previsioni. A tale riguardo, è essenziale che questi Paesi persistano nei loro sforzi di risanamento strutturale anche dopo la correzione dei disavanzi eccessivi”.

Nel bollettino mensile di giugno, inoltre, la Banca Centrale sottolinea come continuino ad essere “favorevoli” le prospettive di crescita. “Vi sono i presupposti per il perdurare di una crescita robusta nell’area dell’euro”, rileva l’istituto. Quanto al contesto esterno, “l’espansione dell’economia è divenuta più equilibrata tra le regioni del mondo e, pur mostrando una certa moderazione, resta vigorosa”. Le condizioni esterne, aggiunge l’istituto, “continuano dunque a sostenere le esportazioni dell’area dell’euro”.

Queste prospettive si riflettono anche nelle nuove proiezioni macroeconomiche elaborate dagli esperti dell’Eurosistema. Per quanto riguarda il Pil in termini reali, “si prevede un tasso di crescita medio annuo compreso tra il 2,3 e il 2,9% nel 2007 e tra l’1,8 e il 2,8% l’anno seguente”. Il Consiglio direttivo della Bce ritiene inoltre che “i rischi per questo favorevole scenario di crescita siano sostanzialmente bilanciati a breve termine”.

Fonte:
Adnkronos