Autonomi e pensionati in trincea:”No a questa legge Finanziaria”

09/01/2009

Bonanni, polemica con il “furbo” Cacciari: “Pensi al federalismo fiscale”
Le piccole e medie imprese: “Diamo lavoro, basta penalizzarci”

ROMA – E’ stato Enrico Letta a dare ai pensionati quelle “prime risposte” di cui aveva parlato in mattinata Piero Fassino, o meglio alcune prime rassicurazioni: “E’ intenzione del governo dare un chiaro segnale alla categoria in tema di Irpef, già in sede di emendamenti alla Finanziaria”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha sintetizzato quanto emerso dall’incontro, oggi a Palazzo Chigi, con i rappresentanti sindacali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Incontro che si è svolto al termine della manifestazione di piazza Navona, indetta per chiedere “una Finanziaria più equa e a sostegno delle richieste dei pensionati e degli anziani”.

Letta ha detto che il governo comprende le ragioni espresse dai manifestanti, ma ha ribadito le difficoltà e i vincoli della Finanziaria legati alla situazione, estremamente critica, dei conti pubblici. Ha garantito un impegno necessariamente graduale verso la categoria, in linea con l’impianto redistributivo della legge stessa, assicurando – si legge in una nota – “che i temi sollevati rientreranno nel prossimo percorso concertativo”.

“Abbiamo lavorato una vita pagando regolarmente contributi e tasse. Chiediamo equità e giustizia per le nostre pensioni”: così uno degli striscioni esposti in piazza Navona, affollata da centinaia di persone e da tante bandiere dei tre sindacati confederali. In aria stendardi rossi, verdi e blu – i colori dei tre sindacati – sorretti da grandi palloncini con le scritte “Più equità”, “Più sviluppo”, “Più giustizia sociale”.

“L’Italia crescerà al 3% se ci saranno iniziative nuove a sostegno della produttività e solidarietà, perché le due questioni stanno insieme”: ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in chiusura della manifestazione, replicando alle parole di Romano Prodi che aveva detto che l’azione del suo governo mira a far crescere l’Italia al 3%. La protesta, ha precisato Bonanni, era diretta ad “affrontare i problemi insoluti ma anche quelli sottovalutati da questa Finanziaria”. Poi, l’appello a “una svolta contro l’elusione e l’evasione” e la richiesta dell’anagrafe tributaria.

Bonanni ha poi sottolineato l’impegno a garantire, nel “memorandum sulle pensioni”, soluzioni “soddisfacenti”, e ha ricordato che “a fianco della questione annosa della previdenza vi è la questione della rivalutazione delle pensioni”, lanciando un monito al governo affinché metta in atto “tutto ciò che serve per far sì che si recuperino, nel paniere Istat, le necessità che non possono essere più ignorate, sanità e beni di consumo, per il mondo dei pensionati”.

Infine, la polemica con il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, ieri in piazza contro la Finanziaria insieme ad artigiani e commercianti. “Chiediamo a questi sindaci furbi e filosofi di lavorare per il federalismo fiscale affinché anche localmente le tasse siano agganciate al principio della progressività. E stiano attenti a pronunciare parole d’ordine equivoche e scandalose, perché qui c’è l’Italia che chiede equità fiscale”.

La protesta di artigiani e commercianti. Mobilitazione contro la Finanziaria, oggi, anche da parte del mondo dell’artigianato e delle piccole imprese. I dirigenti di Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti si sono dati appuntamento in un cinema della capitale per contestare il contenuto della manovra, proporre modifiche e mettere a punto una eventuale mobilitazione. “Continueremo la nostra lotta unitaria, mettendo in moto oltre quattro milioni di imprese, presenti in ogni città, territorio, angolo di questa nostra Italia”, ha messo in guardia il presidente di Confesercenti Marco Venturi.

Fonte:
La Repubblica