Automazione e robot, l’industria italiana cresce a due cifre
09/01/2009
Un incremento del 16,6%, pari a 5.820 milioni di euro. È quello che ha fatto segnare la produzione italiana di macchine utensili, robot e sistemi di automazione, fra il 2006 e il 2007. Un risultato favorito dal buon andamento delle esportazioni, che sono aumentate, nello stesso periodo dell’11,9% e dall’exploit del mercato interno.
Numeri pubblicati durante l’assemblea annuale di Ucimu: l’Associazione costruttori italiani macchine utensili. Le principali destinazioni estere per le macchine italiane sono state la Germania, dove si è sfiorato un trenta per cento di crescita, la Cina, gli Stati Uniti, la Spagna e la Francia. Più delle esportazioni è cresciuto il consumo interno italiano. Un valore che ha superato i quattro miliardi di euro con un aumento delle consegne pari al 22,4%.
Secondo le previsioni di Ucimu, il positivo andamento del settore proseguirà nell’anno in corso, ma aritmi meno elevati. Nel 2008, la produzione crescerà, infatti, del 9,6%.
«Dopo le difficoltà indotte dalla negativa congiuntura internazionale, negli ultimi quattro anni – ha spiegato Alberto Tacchella, presidente uscente di Ucimu -, l’industria italiana del settore si è resa protagonista di una sorprendente ripresa che ha proiettato i valori a quote record». Tacchella ha auspicato che il nuovo governo italiano approvi misure in grado di mantenere alta la competitività dell’industria.
Nel corso dell’assemblea dovranno essere rinnovate le cariche associative. Successore designato di Tacchella è Giancarlo Losma.
Fonte:
Il Sole 24 Ore