Arabia, re Fahd è morto. Adbullah l’erede

09/01/2009

La tv ha interrotto la programmazione per trasmettere «sure» del Corano, come si usa per la scomparsa di un’eminente personalità

RIAD – Re Fahd d’Arabia è morto dopo una lunghissima malattia. Lo hanno dichiarato fonti vicine alla famiglia reale, e anche in ambienti diplomatici occidentali è stato confermato che l’anziano monarca, 84 anni, è spirato all’alba all’ospedale Re Faisal, la struttura in cui era ricoverato da due mesi. La televisione nazionale ha interrotto la normale programmazione per trasmettere la recitazione di «sure» del Corano, come si usa fare alla maniera musulmana in caso di scomparsa di un’eminente personalità, e ha ufficialmente la scomparsa del sovrano.

In seguito alla morte di re Fahd è stato nominato nuovo sovrano dell’Arabia Saudita il fratellastro Abdullah, finora principe della Corona e come tale erede al trono. La televisione di Stato ha anche comunicato che il principe Sultan ha preso il posto di Abdullah come erede al trono. Sultan era ministro della Difesa del regno wahabita. Il principe Abdullah si occupa delle questioni connesse al petrolio saudita dal 1995, anno in cui re Fahd fu colpito da un ictus invalidante. «Sono sicuro che nulla cambierà nella politica saudita sul petrolio», ha detto una fonte saudita.

Ma dopo la notizia della morte di Re Fahd, il petrolio è schizzato sopra i 61 dollari al barile. In particolare il future sul Light Crude è arrivato a 61,02 dollari in crescita di 44 centesimi mentre il Brent alle ore 10 era 59,86 dollari in rialzo di 49 centesimi. La morte di re Fahd ha fatto slittare di una settimana il vertice straordinario della Lega Araba convocato per mercoledì a Sharm el-Sheikh. Il summit era stato convocato dal presidente dell’Egitto, Hosni Mubarak, pochi giorni dopo gli attentati del 23 luglio nella località turistica sul mar Rosso.

Re Fahd ha governato l’Arabia Saudita dal 1982, anno della morte del vecchio fratello re Khaled. Ma dopo l’ictus che lo ha colpito nel 1995, ha abbandonato la scena politica a favore del fratellastro, il principe Abdullah. Fino alla morte Re Fahd è rimasto formalmente l’arbitro ultimo delle vicende della politica saudita, le sue condizioni di salute lo hanno però costretto negli ultimi dieci anni ai margini della vita pubblica. In questo periodo Abdullah, considerato meno filo occidentale e più conservatore di lui, ha gestito l’amministrazione del Regno. Prima che ciò accadesse, Re Fahd ha traghettato l’Arabia Saudita attraverso fasi cruciali come la guerra Iran-Iraq, la guerra civile libanese, gli accordi di pace tra Egitto e Israele, la rivoluzione khomeinista, la guerra del Golfo, l’ascesa dei talebani in Afghanistan.

LUTTO – La morte di re Fahd ha fatto proclamare il lutto in molti Paesi islamici: 40 giorni in Giordania, sette giorni in Pakistan, tre giorni in Egitto e nei Territori palestinesi.
01 agosto 2005

Corriere della Sera
01/8/2005