Alitalia, Lupi rassicura Bruxelles: “Il controllo rimane ai soci europei”
04/06/2014
La maggioranza azionaria e il controllo di Alitalia resteranno in mani europee. Il ministro Lupi, a Bruxelles, incontra il commissario Ue alla Concorrenza Almunia e il responsabile dei Trasporti Siim Kallas e rassicura sull’operazione con Etihad, che sembra sempre più vicino. «Il governo farà rispettare le norme Ue», spiega il ministro, che garantisce: «Ci atterremo puntualmente a tutte le prescrizioni previste. Ho rassicurato la Commissione che l’accordo, qualora si dovesse fare, vedrà la maggioranza azionaria e il controllo da parte dei soci che sono europei».
Dai sindacati, in ansia per i 2500 esuberi, sono arrivate le prime dichiarazioni distensive. «Etihad è una grande compagnia che potrà risolvere molti problemi e che peraltro non penserà di spazzare via il mercato italiano ma di valorizzarlo», dice Bonanni (Cisl). «Con i francesi tutto il nostro mercato l’avremmo dato a loro» risponde a chi gli chiede perché nel 2008 la trattativa con Air France non andò in porto, mentre oggi si dice sì ad Etihad. «Air France, si è visto, ha perso un sacco di lavoratori ed è in crisi. Con Etihad abbiamo rotte in Estremo Oriente, Medio Oriente e oceaniche aperte. E soprattutto avremo molti capitali». Camusso è più attendista: «Dobbiamo discutere esattamente come abbiamo fatto precedentemente alle trattative con Etihad – spiega – sostenendo che ci sono strumenti a partire dai contratti di solidarietà e dalle forme di rotazione che non determinano la riduzione dell’occupazione».
Sembra essersi raffreddato, per ora, lo scontro su Malpensa. «Ho sentito polemiche inutili riguardo un’eventuale concorrenza tra Fiumicino e Malpensa e lo dico anche a chi fa inutili polemiche, che oggi Alitalia trasporta da Malpensa verso il mondo 250mila passeggeri. Nel piano industriale che è stato presentato al governo si passerebbe immediatamente a 500mila passeggeri, da 11 frequenze internazionali a 25» , rassicura Lupi. «A tutti quelli che hanno questa preoccupazione – prosegue – domando: dov’erano prima? E comunque a fronte di un raddoppio dei passeggeri, chiedo se siamo di fronte ad un depauperamento di Malpensa o se siamo di fronte ad un rilancio di Fiumicino, Malpensa e di tutto il sistema aeroportuale italiano».
Fonte:
La Stampa