A Duisburg regolamento dei conti della ‘Ndrangheta: 6 morti. Amato: temiamo ritorsioni
09/01/2009
Vittime della faida di San Luca. I sei giovani uccisi a Duisburg, in Germania, erano tutti calabresi riconducibili a una delle due ‘famiglie’ impegnate da anni nella faida fra le cosche della ‘Ndrangheta. Tra le vittime, tutte raggiunte da proiettili alla testa, c’è anche un minore. Al Viminale, il ministro dell’Interno Giuliano Amato, all’apertura dei lavori del Comitato analisi strategiche antiterrorismo (Casa), questa mattina, ha detto che il timore ora è di “ritorsioni” possibili in Italia. Amato ha rivelato che una delle vittime probabilmente temeva di essere raggiunto dai sicari, perché aveva cercato di procurarsi armi poco prima della strage.
Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Salvatore Boemi, ha delegato i sostituti Fimiani e Nicola Gratteri a seguire le indagini sulla strage di Duisburg. I due magistrati stanno lavorando in stretto coordinamento con la Polizia di Stato e con i carabinieri. Un gruppo di carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria è già partito per la Germania.
Esecuzione mafiosa
I morti sono membri delle famiglie Pelle-Romeo e ad ucciderli, molto probabilmente sono stati killer partiti dalla Calabria, appartenenti alle famiglie Strangio-Nirta.
I corpi, fa sapere un portavoce della polizia del land Nord Reno-Vestfalia sono stati scoperti intorno alla 02:30 su segnalazione di una passante che , scrive Die Welt, aveva udito colpi d’arma da fuoco. Le vittime, cinque delle quali sono state trovate morte in due auto parcheggiate vicino alla stazione, avevano tutte fra i 20 e i 30 anni.
Avevano appena festeggiato il 18esimo compleanno di uno di loro, Tommaso Venturi, nella pizzeria ‘Da Bruno’, di Giuseppe Strangio. Tra dieci giorni avrebbe compiuto 18 anni un’altra delle vittime, F.G. Gli altri uccisi sono: Francesco e Marco Pergola, rispettivamente di 22 e 20 anni, Marco Marmo, di 25 anni, e Sebastiano Strangio, di 39 anni. Sono tutti nati a Locri, tranne Tommaso Venturi, nato in Germania. Marco Marmo è un pregiudicato noto per l’appartenenza alla cosca Strangio-Nirta.
Fuori dalla pizzeria dove i sei giovani sono stati uccisi la polizia tedesca ha trovato una settantina di bossoli. Gli spari hanno raggiunto le vittime in due autovetture: una Volkswagen Golf e un furgone Opel, targati Pforzheim e Duisbourg, secondo quanto riporta la Kölnischen Rundschau. Cinque persone sono morte subito, la sesta, scrive Spiegel, è deceduta in ospedale poco dopo
La polizia sta esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza di un edificio vicino alla stazione.
“E’ un regolamento di conti senza precedenti, anche perché avviene in un paese straniero – commenta amaro il vicecapo della Polizia vicario, prefetto Luigi De Sena – Li’ c’è una presenza molto forte”, ha aggiunto con riferimento al radicamento dei clan della ‘Ndrangheta calabrese.
Fonte:
Rai News 24