1 milione di firme per ridurre gli incidenti stradali del 50%

09/01/2009

Roma, 15 feb . (Adnkronos/Ign) – Un milione di firme e un piano quadriennale di azioni e di interventi di comunicazione mirato a rendere possibile il raggiungimento dell’obiettivo, fissato dall’Ue, di ridurre del 50%, entro il 2010, il numero di morti e feriti sulle strade del nostro Paese. E’ una mobilitazione senza precedenti quella che vede impegnato l’Automobile Club d’Italia (Aci) in favore della sicurezza stradale che oggi ha presentato la campagna: ‘Obiettivo 2010: un traguardo per la vita’.

L’impegno dell’Aci è doppio: raccogliere un milione di firme, per impegnare il Governo Italiano ad adottare misure urgenti ed efficaci contro il devastante fenomeno dell’incidentalità stradale e, allo stesso tempo, per esercitare una forte pressione su Onu e G8, affinché spingano Governi e Organismi Internazionali ad un maggiore impegno per la sicurezza stradale; dar vita ad un piano quadriennale di iniziative ed interventi di comunicazione mirati a far sì che il nostro Paese possa centrare l’obiettivo europeo del 2010.

Primo passo in questa direzione è la piena adesione e il massimo sostegno Aci alla campagna Federazione Internazionale dell’Automobile (Fia) ‘Strade Sicure’, che, forte del milione di firme, chiederà: uno stanziamento di 300 milioni di dollari in dieci anni per un Piano Globale di interventi per migliorare i livelli di sicurezza nei paesi in via di sviluppo; alla Banca Mondiale e ad altri principali enti erogatori internazionali di indirizzare alla sicurezza almeno il 10% degli stanziamenti per lo sviluppo delle infrastrutture stradali; un Summit Interministeriale Mondiale per concordare politiche di intervento ad alto livello.

La sicurezza stradale, ha commentato il presidente dell’Aci, Franco Lucchesi, ”è un’emergenza mondiale. Ogni anno, sulle strade del nostro pianeta, perdono la vita un milione e duecentomila persone e i feriti sono più di 50 milioni. Un bilancio inaccettabile, sia dal punto di vista morale, che economico. Non è più possibile stare a guardare e non è più possibile continuare a parlare di fatalità”. Sappiamo tutti che non si tratta di fatalità e che, al contrario, la maggior parte degli incidenti possono essere evitati”. Quindi, ha sottolineato Lucchesi, ”dobbiamo intervenire. Subito. C’è bisogno di una politica globale e di forti investimenti in favore della sicurezza e della formazione delle persone o, nei prossimi anni, il problema subirà una crescita incontrollabile e raggiungerà costi sociali insostenibili”. ”Il fatto che, grazie a questa nuova iniziativa Onu, la sicurezza stradale -ha aggiunto Lucchesi- sia diventata un obiettivo prioritario nell’agenda della politica internazionale ci conforta, ma -ha concluso- siamo consapevoli che il cammino è appena cominciato e che la strada è lunga. C’è, dunque, bisogno del contributo deciso, serio e responsabile di tutti”.

Fonte:
Adnkronos