Vini, il Chianti classico compie 300 anni e si candida come patrimonio dell’Unesco
27/09/2016
A Firenze si celebra la presentazione del bando del 1716 di Cosimo III che delimitava le zone di produzione. Il ministro Martina: "Siamo pronti a lavorare per la candidatura del Chianti"
Firenze, 24 settembre 2016 – A Firenze si celebrano, con un doppio appuntamento, i 300 anni dalla presentazione del bando del 1716, a opera del granduca Cosimo III de' Medici con il quale si delimitavano le zone di produzione vincola del Chianti, corrispondente all'attuale territorio del Chianti classico, del Pomino (Chianti Rufina), del Valdarno di Sopra e di Carmignano. Il bando costituisce una sorta di Docg ante litteram ed è il primo esempio di delimitazione di una zona di origine dei vini in Italia.
In mattinata si è svolta una cerimonia in Palazzo Vecchio, nel corso della quale è stata espressa dai presidenti dei quattro consorzi, Sergio Zingarelli ( Chianti classico), Federico Giuntini ( Chianti Rufina), Fabrizio Patresi (Carmignano) e Luca Sanjust (Valdarno di sopra).
«Abbiamo coniato lo slogan '300 anni e nemmeno una penna bianca – ha ricordato Zingarelli – riferendoci al simbolo del Gallo nero che contraddistingue il consorzio del Chianti classico da quando nacque nel 1924. Ci sentiamo ancora molto giovani e molto propositivi. Per questo negli ultimi anni abbiamo portato modifiche importanti al nostro disciplinare e introducendo una nuova categoria al vertice del Chianti classico: la Gran selezione, che sta andando molto bene sui mercati. Il Gallo nero diventa così sempre più un elemento di differenziazione rispetto agli altri territori italiani». Ma, ha detto ancora Zingarelli, «non ci fermiamo qui e oggi presenteremo ufficialmente anche la candidatura del nostro territorio a patrimonio Unesco dell'umanità, e la costituzione di un distretto rurale del Chianti».
La candidatura all'Unesco è stata presentata nel pomeriggio, alle 18, nel corso dell'incontro su "Il futuro del Chianti Classico".
"Siamo pronti a lavorare per la candidatura del Chianti", che corrisponde al territorio dell'attuale Chianti classico, "a Patrimonio dell'Unesco, credo che sia un atto doveroso che possiamo fare insieme per rappresentare al massimo livello una storia di eccellenza come quella del Chianti. Prendersi questo impegno per celebrare i 300 anni di questa esperienza è una scommessa sul futuro che dobbiamo vincere insieme". Così, il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina in un videomessaggio, anticipato dal Ministero, inviato in occasione della candidatura a patrimonio dell'umanità del territorio del Gallo nero.
Blitz in serata anche del presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Teatro dell'Opera di Firenze, «per fare gli auguri al Chianti Classico per i suoi 300 anni», come annunciato in un tweet dal Consorzio Chianti Classico.
Fonte: http://www.lanazione.it/firenze/economia/vino-chianti-300-unesco-1.2541139