Vini, Gerardo Cesari: rotta sul Brasile
04/10/2010
La Gerardo Cesari punta sul Brasile. E' quanto emerso dall'incontro tenutosi ieri nella storica cantina, fondata nel 1936 e oggi presente con i propri vini in 50 mercati.
Per potenziare la propria presenza su questo e in altri mercati chiave l'azienda metterà in atto una nuova strate-gia. Accanto ai mezzi tradizionali studierà la cucina e la cultura locale per proporre nel modo migliore i propri vini, andando ben oltre lo scontato abbinamento con la cucina italiana.
Per fare questo l'azienda sosterrà il ciclo di corsi sulle cucine del Mondo organizzati da Vittorio Castellani Aka Chef Kumalè, che partiranno a ottobre a Torino. Durante i vari corsi, che spiegheranno non solo ricette ma anche prodotti e culture locali, saranno abbinati Amarone, Ripasso e Jèma Cesari.
Per l'azienda, conoscere meglio i piatti e la cultura locale saranno gli strumenti necessari non solo per entrare nei circa 300 ristoranti Brasiliani in Italia, ma anche per presentarsi meglio sul mercato brasiliano stesso. Questa strategia è fortemente condivisa anche dall'importatore nazionale MaxBrands che sta lavorando, con ottimi risultati, all'inserimento dei vini Cesari nei ristoranti più qualificati di tutto il Brasile.
"Oggi il Brasile è entrato tra i 10 paesi industrializzati più potenti a livello mondiale e ha scavalcato persino il Ca-nada. – Spiega Mario Menozzi, Export manager dell'azienda. – Il consumo di vino è ancora solo a 2,5 lt procapi-te, con maggiore concentrazione a sud del paese, dove si raggiungono i 5 lt procapite.
La cultura è cresciuta molto perché negli anni Ottanta si limitava ai supermercati, oggi è distribuito in modo più professionale: anche se il 70% della distribuzione è ancora gestita dalla GDO, il 10% è rappresentato dai negozi e il 20% dai ristoranti. Quanto al prodotto italiano, esso si posiziona su fascia bassa o su fascia alta. In quest'ultima ci sono buone po-tenzialità, perché è in costante crescita e rappresentata da consumatori tra i 20 e i 40 anni disposti a sperimentare e a spendere. Il vino italiano per questa fascia rappresenta uno status symbol e va molto oltre il legame affettivo degli emigranti con il proprio paese. Prova ne sono i vini che stanno ottenendo i maggiori consensi come Ama-rone e Ripasso, ovvero i vini del veronese a maggiore valore aggiunto".
E le potenzialità del Brasile sono destinate a crescere perché nei prossimi anni proprio il Brasile ospiterà i Mon-diali di Calcio e le Olimpiadi.
Per tutti questi motivi la Gerardo Cesari ha deciso di investire nella conoscenza delle tradizioni gastronomiche locali per proporre abbinamenti adeguati. Un filone che sarà sviluppato in parallelo in altri paesi in forte espansio-ne. Grazie alla sinergia con Vittorio Castellani Aka Chef Kumalè, l'azienda si avvicinerà ad esempio alla cucina marocchina, thai, messicana, a dimostrazione che il vino italiano va molto oltre lo stracotto o la cacciagione!
La presentazione di questa nuova iniziativa è avvenuta nell'ambito della giornata, iniziata con la visita all'appassimento delle uve destinate alla produzione di Amarone e proseguita in vigneto per parlare di vendem-mia. Questa si presenta di buona qualità grazie a escursioni termiche tra giorno e notte di 12 – 13 gradi, che han-no permesso nelle uve rosse di sviluppare buona gradazione. L'evento si è chiuso in cantina con la degustazione del Jema, 100% Corvina, ultimo nato dell'azienda, e con il food show -pranzo realizzato da Chef Kumalè.
Fonte:
Vini e Sapori.net