Venezuela, sospesa dopo 53 anni la tv privata Rctv, sostituita dall’emittente di stato Tves.
09/01/2009
Cinque mesi dopo l’annuncio del presidente Hugo Chavez di non avere intenzione di rinnovarle la concessione di utilizzazione del Canale 2, l’emittente televisiva privata Radio Caracas television (Rctv) ha cessato oggi, dopo 53 anni, le sue trasmissioni, sostituita dalla Televisione venezuelana sociale (TVes).
Alle 00:01 (le 06:01 italiane) il segnale di Rctv è stato oscurato tra le lacrime dei dipendenti e degli artisti dell’emittente e sostituito da quello di TVes, il nuovo canale statale promosso dal governo.
Una novità che è stata, invece, salutata dai sostenitori di Chavez con i fuochi artificiali.
La drastica decisione ha suscitato numerose proteste a livello nazionale ed internazionale, aprendo un dibattito sulla libertà di stampa e di espressione in Venezuela, che, secondo i responsabili di Rctv, “è stata calpestata”. Un giudizio non condiviso dal governo che, appoggiandosi sulle leggi venezuelane e su sentenze del Tribunale supremo di giustizia (Tsj), ha rivendicato il diritto di orientare la politica informativa e culturale nazionale.
Durante il fine settimana, numerosi simpatizzanti della popolare Tv privata e altrettanti sostenitori del governo hanno manifestato nella capitale: gli uni per cercare di sospendere il provvedimento, gli altri per festeggiarlo.
Ieri sera, davanti alla sede della Commissione nazionale delle telecomunicazioni (Conatel) si sono avuti momenti di forte tensione, con scontri fra gli oppositori del governo e la polizia venezuelana.
I manifestanti, fradici d’acqua, sono stati dispersi dagli idranti che hanno allagato la strada, ma si sono poi riuniti per cantare l’inno nazionale di fronte a una colonna di poliziotti anti-sommossa . Undici persone sono state ferite e, fra loro, anche quattro agenti.
Per il Procuratore generale della Repubblica, Isaias Rodriguez, i disordini si sono registrati nel quadro di “un piano violento preparato in anticipo”. “Si tratta di una minoranza di agitatori che puntano alla destabilizzazione – ha detto – verso cui eserciteremo tutta la forza della legge”.
Nella sua prima dichiarazione dopo la sospensione delle trasmissioni di Rctv, Marcel Granier, presidente della società 1BC che la controlla, ha assicurato che farà del tutto per tornare a trasmettere perché, ha spiegato, “non possiamo permettere che il Venezuela si trasformi in un’altra Cuba”.
Contemporaneamente, nel Teatro Teresa Carreno si svolgeva lo show inaugurale di TVes, avviato dall’interpretazione dell’inno nazionale da parte dell’Orchestra sinfonica nazionale della gioventù venezuelana diretta dal maestro Gustavo Dudamel.
Secondo la sua presidentessa, Lil Rodriguez, TVes ha una ambiziosa programmazione di 24 ore, e si propone come “emittente pubblica, pluralista, educativa e partecipativa” con la dichiarata ambizione di “cambiare la vita di tutti i venezuelani”.
Fonte:
Noi Press