Un mare sempre meno blu

09/01/2009

L’estate è arrivata e con i primi caldi arrivano gli elenchi delle spiagge italiane più belle e di quelle che è meglio evitare. E considerando che l’Italia è la nazione con il maggior numero di siti culturali protetti dall’Unesco, il 6% sul totale, non si dovrebbe temere per le coste balneabili, che nei mesi estivi potrebbero far risollevare un po’ l’economia turistica italiana.

Dovrebbe essere così e invece non lo è: l’Italia infatti ricava dal turismo tre volte meno della Spagna ed il 20% meno della Francia. E il paragone è ancor più triste se si considera che il Belpaese investe appena 24 milioni di euro in promozione turistica, una cifra di gran lunga inferiore ai 104 milioni di euro spesi dalla Spagna e dai 75 milioni della Francia.

Insomma, il turismo potrebbe essere una risorsa importante per l’economia tricolore ma non viene sfruttata, o comunque non troppo. E così accanto alle attestazioni di benemerenze per alcune località balneari, sia da parte della Fee, la fondazione per l’educazione ambientale, che da Legamebiente, non mancano segnalazioni poco piacevoli.

L’ultima novità è quella della salmonella sul litorale di Fiumicino, ma l’allarme arriva anche dal rapporto del Ministero dell’Ambiente non ancora pubblicato. Rispetto all’anno scorso le zone off limits sono il 7% in più, 28 chilometri di spiagge, come se tutto il litorale di Rimini fosse stato reso non balneabile.

A conti fatti, dunque, per la tintarella e qualche tuffo in acque pulite rimane solo il 68% della costa, mentre su 434 chilometri il bagno è vietato. Una spiaggia su 5 in Campania, la regione con più acque nere, ma messe male ci sono anche Lazio, Calabria, Abruzzo, Marche, Puglia e Sicilia.

Un peggioramento, anche se relativo, che proprio non ci voleva. Nel 2004, infatti, sono stati persi ben 253 milioni di euro da parte dei turisti stranieri, l’8,1% in meno. La bilancia turistica dei pagamenti, vale a dire la differenza fra quanto gli italiani spendono in turismo all’estero e quanto, invece, gli stranieri spendono in Italia, rimane positiva ma in netto calo. 900 mila turisti stranieri in meno del 2004 significano il 12% in meno delle presenze.

E stando all’Istat andrà male anche quest’anno. Solo il ponte pasquale ha fatto registrare un calo del turismo straniero del 13,1% e di quello italiano del 4,7%. Le stime sulle prenotazioni per la prossima estate parlano di un –15% di prenotazioni dall’estero e del 10% da parte degli italiani.

E l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che il caro vita non risparmia le vacanze estive arriva anche da Unioncamere: circa 17 milioni di italiani (4 milioni in più rispetto allo scorso anno) hanno già prenotato le proprie vacanze per usufruire di sconti e offerte. Le mete preferite? Sardegna, Toscana e Sicilia per chi rimane tra i confini nazionali, Spagna e Grecia invece per gli italiani che hanno deciso di espatriare. E allora, seppur con qualche rinuncia in più a causa della crisi economica, buone vacanze a tutti.

ALAN FRIEDMAN
20/6/2005