Un italiano scopre una piramide in Perù
09/01/2009
Lui, Giuseppe Orefici, è fondatore e responsabile del Centro italiano Studi e Ricerche precolombiane
Lima – E’ stato l’archeologo italiano Giuseppe Orefici a scoprire, sotto il deserto di Nasca, nel Perù meridionale, una grande piramide databile intorno al 300 a.C. Il monumento, di cultura Nasca, si stagliava un tempo all’interno della città santa di Cahuachi, che lo stesso Orefici ha scoperto negli anni passati. Fondatore e responsabile del Centro italiano Studi e Ricerche precolombiane, Orefici lavora in Perù da 23 anni, ma ha condotto ricerche anche in Messico, Nicaragua, Guatemala, Brasile ed Ecuador.
A soli 4 anni, il padre di Orefici lo portò per la prima volta in Val Camonica per vedere le pitture rupestri e le incisioni dei Camuni. Lui, bresciano doc, rimase folgorato dagli antichi simboli tracciati dai suoi antenati. E così, ancora oggi, Giuseppe non ha smesso di cercare i segni del passato incisi o dipinti su pietra. Ed è diventato un superesperto, chiamato in ogni angolo dell’America Latina per studiare insediamenti sepolti nelle foreste amazzoniche o arroccati tra le vette andine.
Per 17 anni ha scavato fra i templi della città abbandonata e a Pueblo Viejo. Nel 1984 inizia a costruire il museo di Nasca, inaugurato nel luglio del 1999. Nel 1991 inizia le ricerche nell’Isola di Pasqua, grazie alla collaborazione con il Centro Ligabue di Venezia e l’Università del Cile. Qui mette in luce il più grande centro cerimoniale della Polinesia, a Tongariki.
Notiziario NIP – News ITALIA PRESS agenzia stampa – N° 163 – Anno XII, 23 agosto 2005