Umberto Bossi sceglie l’Europarlamento
09/01/2009
MILANO – Doppie dimissioni di Umberto Bossi. Il leader leghista ha scelto infatti di far parte dell’Europarlento e contemporaneamente ha inviato le dimissioni da deputato a Montecitorio ma lascia anche l’incarico governativo di ministro per le Riforme. Con le dimissioni di Bossi da deputato si rendono necessarie elezioni suppletive nella circoscrizione III (Lombardia 1) nel collegio di Milano 3.
LA LEGA: TRADITI MA RESTIAMO – La notizia non ha trovato subito conferme o smentite al consiglio federale della Lega Nord, riunito a Milano. A Roma il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ha però comunicato poco dopo mezzogiorno l’elenco dei parlamentari che lasciano il loro incarico optando per il Parlamento europeo e tra questi nomi figura anche quello di Bossi. Mentre Follini, che era in predicato di lasciare Montecitorio, resta deputato nazionale. «Rivolgo un affettuoso saluto a Bossi che negli ultimi mesi è stato forzatamente assente dalla Camera dei deputati», ha detto Casini. «Della sua intelligenza ha bisogno la politica italiana».
La Lega Nord ha poi diffuso un comunicato per confermare le dimissioni del leader e sottolineare che non intende far cadere il governo «anche di fronte a un palese tradimento degli alleati».
«La Lega Nord non intende far cadere il governo, anche se ci aspettano giorni difficili, in particolare per le pensioni. Per questo motivo i ministri della Lega Nord resteranno nel governo e manterranno la parola data».
CALDEROLI: POTREI FARE IL MINISTERO – Le reazioni alla notizia non si sono fatte attendere e variano secondo l’interpretazione politica o personale della scelta di Bossi. Il vice presidente del Senato Roberto Calderoli. ha detto che il sostituto di Bossi al ministero per le Riforme «potrebbe» essere lui stesso, un segno che la Lega non intende disimpegnarsi dal governo. È stato lo stesso Bossi a chiedere a Silvio Berlusconi che sia un uomo della Lega il suo successore al ministero delle Riforme. Lo ha rivelato Calderoli.
Corriere della Sera 19/7/2004