Turismo, Italia avanti piano. Nel 2005 crescerà del 3,4%

09/01/2009

Per il World & Tourism Council l’incremento mondiale sarà del 5,4%.

LONDRA – È il settore con la maggiore capacità di recupero: nonostante le crisi e gli imprevisti spesso drammatici, ultimo in ordine di tempo lo tsunami, il turismo si riprende e continua a crescere.

Quest’anno la crescita a livello globale sarà del 5,4% (pari a 6.200 miliardi di dollari) e del 4,1% in Europa, secondo i dati presentati ieri a Londra dal World Travel & Tourism Council, la maggiore organizzazione del settore nel mondo.
«A questo passo il settore tornerà a breve ai livelli record del 2000, prima dell’attentato terroristico a New York, – ha affermato ieri Jean-Claude Baumgarten, presidente del Wttc. – Questo dimostra la forza del turismo, che continua a contribuire all’economia e a creare posti di lavoro».

Il settore del turismo e dei viaggi rappresenta 221 milioni di posti di lavoro nel mondo, o l’8,3% dell’occupazione totale, e la sua capacità di creare impiego continua, con una crescita prevista del +3% quest’anno. Ancora più marcato l’aumento del contributo del settore all’economia globale (+5,1%), che quest’anno è pari al 3,8% del Pil (1.712 miliardi di dollari).

Gli Stati Uniti sono al primo posto, seguiti da Giappone, Germania, Francia e Gran Bretagna. L’Italia è al sesto posto, seguita dalla Cina che negli ultimi anni è andata scalando la classifica con grande rapidità. Se considerata un’entità unica, l’Unione europea ha una quota del 36,6% del turismo globale ed è al primo posto al mondo come peso economico del settore (1.705 miliardi di euro nel 2005, che secondo le previsioni Wttc aumenteranno a oltre 3 miliardi di euro entro il 2015). I posti di lavoro sono oltre 24 milioni, il 12% del totale e il contributo del settore al Pil l’11,5 per cento.

L’Italia ha una quota del mercato globale del 4,4%, che quest’anno crescerà del 3,4%, e il settore ha creato 2,7 milioni di posti di lavoro, il 12,2% del totale.
Il primo consiglio ai Paesi europei, Italia compresa, è di «non riposare sugli allori ma migliorare continuamente l’offerta e le infrastrutture per prepararsi a una concorrenza sempre più intensa e in particolare all’offensiva da parte dei mercati emergenti» ha dichiarato ieri David Michels, chief executive dell’Hilton Group e membro del consiglio direttivo del Wttc.

Baumgarten ha criticato la mancanza di attenzione al turismo da parte dell’Unione europea. «L’assenza di una politica del turismo Ue contrasta con l’importanza del settore per l’economia e l’occupazione, – ha detto -. Abbiamo di recente incontrato Barroso e siamo fiduciosi che durante la sua presidenza e con l’approvazione della nuova costituzione finalmente il turismo avrà un posto di rilevo nell’agenda Ue».

L’opera di lobbying del Wttc riguarda anche la Gran Bretagna, che nella seconda metà dell’anno assumerà la presidenza di turno della Ue. Come primo passo, ha detto Baumgarten, il nuovo governo eletto la settimana scorsa dovrebbe trovare per il turismo se non un dicastero ad hoc almeno una collocazione più adeguata dell’attuale “convivenza” di sport, cultura e turismo in un ministero unico.

Il Sole 24Ore
NICOL DEGLI INNOCENTI
Mercoledí 11 Maggio 2005