Tronchetti: non ci sarà lo spezzatino Pirelli

09/01/2009

CERNOBBIO – «Non c’è nessun fondo investimento che abbia avvicinato nessuno per parlare di questo argomento»: così il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, ha risposto ai giornalisti che a margine del workshop Ambrosetti a Villa D’Este gli hanno chiesto un commento sulle indiscrezioni di stampa che alcuni fondi soci di Pirelli starebbero pensando ad un break up della società. In relazione alla notizia di un suo incontro con il fondo Amber, Tronchetti ha detto: «Noi incontriamo tutti gli investitori, come è ovvio, ma sono incontri riservati nei quali diamo informazioni che sono già pubbliche». Su Telco Brasile, il presidente di Pirelli ha osservato: «L’operazione ha una procedura laboriosa ma alla fine andrà in porto».

Porterebbe grossi benefici anche in Italia una commissione di esperti “bipartisan” come quella voluta in Francia dal Nicolas Sarkozy, secondo Tronchetti Provera: rappresenta infatti «un’iniziativa di qualità in grado di portare grandi vantaggi al processo di modernizzazione di un Paese». A chi ha insistito chiedendogli se una simile iniziativa si potrà attuare anche in Italia, ha risposto: «L’Italia è un Paese bizzarro, speriamo».

Passando ai temi macroeconomici, il presidente della Pirelli ha detto: «Credo che in Europa abbia un impatto inferiore rispetto agli Stati Uniti. La dimensione non è ancora chiara, non esiste una tracciabilità, comunque credo che dovrebbe colpire poco l’economia». Per, Marco Tronchetti Provera, «in una fase come questa sarebbe un errore alzare i tassi». A chi gli chiedeva se sia realistico il calo del Pil italiano, ha speigato: «È una fase temporanea, questo richiederebbe un’accelerazione della modernizzazione del Paese che passa attraverso la riforma della legge elettorale, una riduzione del peso fiscale, dei costi e della spesa pubblica; la ricetta ormai è chiara, adesso vediamo se la politica riesce a trovare gli equilibri perché questa ricetta diventi realtà». Per Tronchetti anche non alzare le tasse «è una parte necessaria del processo di modernizzazione del Paese».

Fonte:
Il Sole 24 Ore
Piero Fornara