Trichet: la Bce da sola non crea lavoro. Euro stabile a 1,27

09/01/2009

«La politica monetaria della Bce non può da sola creare posti di lavoro»: lo ha detto il suo presidente Jean-Claude Trichet, parlando il 5 maggio alla Camera di Commercio di Francoforte all’indomani del consiglio direttivo che ha lasciato invariati i tassi d’interesse dell’Eurozona al 2,50 per cento.

Trichet considera «deludente» la crescita produttiva dell’Eurozona e si dice insoddisfatto dell’inflazione sopra il 2 per cento. «La crescita della produttività – aggiunge – è stata deludente a partire dalla metà degli anni 90». Ecco «insieme con l’alta disoccupazione e gli effetti dell’invecchiamento della popolazione i principali problemi che i politici devono attualmente fronteggiare nell’area euro».

Oggi la moneta unica è stabile sulle piazze europee, ancorato sotto 1,27 dollari, dopo il balzo di ieri dopo la riunione della Bce, lo aveva spinto fino ad un massimo da circa un anno di 1,2725 dollari. Il dollaro si è messo sulla difensiva dopo tre settimane dicedimento che ha portato l’euro a rivalutarsi del 5 per cento.

Verso la stretta di giugno. Trichet ha usato la conferenza stampa a conclusione della riunione mensile del Consiglio direttivo, che ha lasciato invariato il tasso di riferimento al 2,50%, per preparare la strada alla prossima stretta monetaria che sarà verosimilmente in giugno e di un quarto di punto. Trichet non ha voluto escludere che l’aumento possa essere anche di mezzo punto percentuale ma, secondo gli osservatori, i toni usati dal presidente francese della Bce, non sono stati abbastanza “duri” da giustificare un tale passo. Il consenso quasi unanime degli analisti è che l’istituto di Francoforte continuerà con una politica di “piccoli passi” per rendere sempre meno accomodante una politica monetaria ancora generosa, senza rischiare però di affossare una ripresa che non è ancora del tutto senza ombre.

Fonte:
Il Sole 24 Ore