Terremoto in Cile: 150 morti, allarme tsunami e un’onda di 40 metri sommerge l’isola di Robinson Crusoe
27/02/2010
Salgono di ora in ora i morti del devastante terremoto che ha colpito il Cile alle 3,34 ora locale,le 7,34 italiane. 150 quelli finora individuati ma tutto il Pacifico adesso, compresa la Polinesia, è in allerta tsunami lanciato dal NOAA Pacific Tsunami warning center statunitense.
L’allerta è rimbalzata fino in Australia dove il Joint Australian Tsunami Warning Centre ha allertato sulla “possibilità di onde pericolose, forti correnti oceaniche e inondazioni” lungo la costa tra Sydney e Brisbane. La zona dell’epicentro del sisma, del 9 grado della scala Mercalli, è stato registrato nei pressi nella città di Concepcion nel sud del paese.
Che però è ancora isolata, con le comunicazioni telefoniche interrotte. Nel terremoto è rimasto, infatti, danneggiato il ponte che collega la capitale con il sud del paese, rendendo così al momento difficilissimo per le squadre di soccorso raggiungere la zona. Chiuso l’aeroporto di Santiago del Cile, cancellati tutti i voli. E che l’allerta tsunami possa trasformarsi in realtà lo dimostra la notizia data dalla Presidente Michelle Bachelet che nel vicino arcipelago di Juan Fernandez, sull’isola di Robinson Crusoe, l’unica abitata, “onde alte 40 metri si sono abbattute violentemente sulle coste”.
Un paese dell’isola principale è stato interamente evacuato ma l’onda avrebbe colpito anche la costa all’altezza della città di Concepcion. Sempre la Bachelet si è appellata alla popolazione chiedendo di soprassedere dal tradizionale controesodo previsto questo week-end, l’ultimo dell’estate cilena. La Farnesina dal canto suo si è immediatamente mobilitata. In Cile vivono infatti 50 mila italiani, a Concepcion sono oltre 500.
Fonte:
Panorama.it
Paolo Manzo